Bonus 110%: su quali immobili, e perché si rinuncia alle detrazioni fiscali

Il D.L. n. 34/2020 (c.d. Decreto Rilancio), convertito con modificazioni dalla legge n. 77/2020, e la pubblicazione di tutti i provvedimenti attuativi hanno dato il via nel nostro ordinamento alle nuove detrazioni fiscali del 110% (c.d. superbonus) per gli interventi di riqualificazione energetica (ecobonus) e riduzione del rischio simico (sismabonus).
Un vantaggio al 110% assicurato per chi potrà usufruirne
A parte le considerazioni filosofiche secondo cui gli interventi sono completamente gratuiti, i nuovi tagli fiscali del 110% offrono una grande opportunità per rendere le proprietà immobiliari italiane meno energivore e più sicure, oltre che un enorme vantaggio per chi può accedere alle concessioni.
Ma quanti italiani potranno usufruire del nuovo credito d’imposta del 110%? A questa domanda ha risposto un sondaggio condotto per Facile.it da mUp Research e Norstat, interrogando un campione rappresentativo della popolazione nazionale, da cui risulta che quasi 1 individuo su 2 L’equivalente di oltre 21 milioni di italiani è destinato a facilitarne l’utilizzo. Ciò significa che più di 9 milioni di famiglie saranno interessate da questa misura.

Le indagini di Facile.it metteno in evidenza che:
più di 11,7 milioni di italiani richiederanno l’agevolazione per il condominio di residenza,
mentre il 29,3%, ovvero più di 6.250.000 persone, lo utilizzerà per le proprie case unifamiliari e residenze.
Questa percentuale sale al 32,1% per i meridionali e gli isolani, probabilmente perché in questa regione d’Italia le case unifamiliari sono più diffuse e molte proprietà, per il loro stato di conservazione, necessitano di importanti interventi.
D’altra parte, più di 2 milioni di intervistati intendono usufruire del sussidio per le seconde case, sia che si tratti di un immobile unifamiliare che di un condominio.
Superbonus 110%: detrazione, sconto in fattura o cessione del credito?
Ricordando che mentre l’art. 119 del Decreto Rilancio prevede la detrazione fiscale da ripartire in 5 quote annuali di pari importo, l’ art. 121 stabilisce che i soggetti che sostengono, negli anni 2020 e 2021, le spese per gli interventi che accedono al Superbonus, possono decidere, in luogo dell’utilizzo diretto della detrazione, per un contributo sotto forma di:
sconto in fattura fino a un importo massimo pari al corrispettivo stesso, anticipato dal fornitore che ha effettuato gli interventi e da quest’ultimo recuperato sotto forma di credito d’imposta, con facoltà di successiva cessione del credito ad altri soggetti, ivi inclusi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari.
cessione del credito d’imposta di importo corrispondente alla detrazione ad altri soggetti, ivi inclusi istituti di credito e altri intermediari finanziari con facoltà di successiva cessione.
Le modalità attuative per poter scegliere una delle due opzioni sono state definite con i provvedimenti del direttore dell’Agenzia delle Entrate 8 agosto 2020, prot. n. 283847 e 12 ottobre 2020, prot. n. 326047.
L’indagine condotta evidenzia che, per chi ha dichiarato di usufruirne per il condominio:
il 46% è propenso a cedere il credito di imposta; il 42,9% porterà il più in possibile nella dichiarazione dei redditi; mentre il 21,6% agevolerà lo sconto in fattura.
Invece per chi lo userà per una casa unifamiliare:
il 45,3% dichiara di voler cedere il credito di imposta alla banca o altri soggetti; il 43,8% porterà in detrazione il più possibile nella dichiarazione dei redditi; e il 18,6% usufruirà dello sconto in fattura.
Super bonus 110%: interventi guidati e seguiti
L’art. 119 del Decreto Rilancio descrive alcuni interventi con accesso diretto al super bonus 110%, cosiddetti interventi trainanti e altri con accesso al super bonus, solo se uno degli interventi trainanti viene realizzato in concomitanza con gli interventi cosiddetti trainati.
interventi riguardanti le misure antisismiche:
- Isolamento termico delle superfici opache verticali, orizzontali o inclinate dell’ l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25%;
- Interventi sulle parti comuni per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale;
- interventi sulle abitazioni unifamiliari o quelle di unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e che hanno più accessi autonomi dall’esterno per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti;
- gli interventi relativi all’adozione di misure antisismiche.
Mentre, gli interventi trainati sono quelli di:
- efficientamento energetico delle unità immobiliari di cui si compone il singolo condominio;
- acquisto e la posa in opera delle schermature solari;
- acquisto e la posa in opera di micro-cogeneratori in sostituzione di impianti esistenti.
Il requisito del doppio salto di due classi energetiche dell’edificio può essere raggiunto effettuando congiuntamente uno o più interventi trainanti insieme ad uno o più interventi trainati.
Una volta effettuato uno o più interventi che consentono il doppio salto di classe energetica è possibile portare in detrazione al 110% anche l’installazione delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici.
Nel caso sia realizzato un intervento trainante di miglioramento sismico, la detrazione del 110% è riconosciuta anche per la realizzazione di sistemi di monitoraggio strutturale continuo a fini antisismici.
Il Superbonus si applica alle spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021 per l’installazione di impianti solari fotovoltaici connessi alla rete elettrica e sistemi di accumulo integrati negli impianti solari fotovoltaici agevolati contestuale o successiva all’installazione degli impianti medesimi. In questo caso la maggiore aliquota è subordinata alla:
installazione degli impianti eseguita congiuntamente ad uno degli interventi trainanti di isolamento termico delle superfici opache o di sostituzione degli impianti di climatizzazione nonché antisismici che danno diritto al Superbonus;
la cessione in favore del GSE dell’energia non auto-consumata in sito ovvero non condivisa per l’autoconsumo.
Gli interventi più richiesti secondo l’indagine
Che il (58,2%), all’incirca 12,4 milioni di individui, pensa di ricorrere al bonus al 110% per l’ isolamento termico, percentuale in crescita al 63,4% per la popolazione residente al Sud e delle isole;
mentre il (34,7%) italiani intendono sostituire l’impianto di climatizzazione invernale già in essere con gli impianti centralizzati per il riscaldamento, raffreddamento o fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione;
invece il restante 7,1%, adotterà l’implementazione di misure antisismiche. Ad usufruirne saranno soprattutto gli abitanti del Centro Italia a voler ricorrere a questo tipo di intervento.
Superbonus 110%: perché si rinuncia a questa detrazione fiscale?
Il risparmio del beneficio fiscale è altissimo ma c’è chi rinuncia a questa possibilità. Per quale motivo?
Ha risposto l’indagine di Facile.it che ha evidenziato che più di 3 milioni di italiani che pensavano di utilizzare il superbonus110% alla fine hanno rinunciato a causa della quantità di documenti necessaria.
Più di 6 milioni (14,4%) hanno ammesso di non aver capito bene come funziona l’agevolazione, percentuale che raggiunge il 17,3% tra coloro che abitano nel Sud Italia.
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