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A Modena stanziati 252 mila euro per i “bisogni speciali”

L’Emilia-Romagna da sempre si contraddistingue in diversi ambiti: politico, economico, culinario, culturale e soprattutto sociale. Si conferma su quest’ultimo settore anche stavolta: a Modena stanziato un quarto di un milione di euro per i bisogni speciali. Esigenze destinate ai bambini con disabilità, fisiche o psichiche.

Nel realizzare centri estivi appositamente organizzati per loro, la disponibilità liquida sborsata è stata fondamentale, nella quale i genitori non hanno dovuto spendere niente di tasca propria. Un gesto che rende ancora più l’idea di quanto sia significativa l’iniziativa, di cui il comune modenese ne è l’artefice.

Per snocciolare qualche numero, i bambini sono centocinquantasei: trentotto da poco nati fino ad arrivare a coloro in procinto di iniziare la prima elementare e centodiciotto da chi inizia la prima elementare fino a chi va in terza media. Infine sono ventotto le persone che gestiscono, residenti in differenti aree.

Per avvalorare maggiormente il progetto: bambini e ragazzi sono seguiti da circa trenta ore a settimana, coprendo sinora millecentocinquanta ore da quando è debuttato. Numeri da citare con fierezza, rammentando sempre perché è nato e chi sono i protagonisti di tale progetto. L’oblio in questi casi è un attimo.

Invece bisogna sempre comparare la situazione: chi lavora e si impegna per chi non è privilegiato come tutti, con chi invece vive per sé o non dà troppo peso a tali iniziative. Dunque a loro va la nostra immensa gratitudine e non basta mai, se ci riflettiamo. Dovrebbero esserci più sovente tali progetti.

Quanto ideato dal comune di Modena, dovrebbe spronare tutti: stimolare, istigare e spingere ad altri comuni e ad altre regioni italiche a pensare quantomeno di considerare quel prossimo meno fortunato di noi. E’ giusto che non passi sottogamba il messaggio. Un po’ di altruismo non guasta.

Alfonso Infantino
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