Emergenza siccità nel nord Italia: l’agricoltura ne sa qualcosa

Si avvicina l’estate, ma già da qualche settimana si avvertono: afa, calore e quel caldo appiccicoso da nuocere alla salute di tutti, specialmente agli anziani e di chi soffre di particolari patologie. Gli indizi non lasciano scampo: questa situazione continuerà ancora, dunque rassegniamoci ad accettarla.
Altre vittime di questa condizione meteorologica, sono altri contesti in cui coinvolgono ugualmente l’essere umano: l’agricoltura e l’allevamento. Anche loro patiscono enormemente questa grave anomalia. La terra diventa sempre più arida e la carenza di pioggia non promette nulla di buono.
Il detto “non ci sono più le mezze stagioni”, non passa mai di moda: o troppo caldo o troppo freddo. La via di mezzo – che è quella più idonea – non esiste più da anni. E tutto ciò va a discapito nostro, di chi lavora e della salute. L’emergenza siccità interessa non poco al nord Italia.
Il Piemonte, la Lombardia e l’Emilia-Romagna in primis. È un problema in primo piano per i contadini e gli allevatori, in secondo piano anche della collettività, la quale paga questo periodo “siccitoso” dal punto di vista alimentare ovviamente. Il tutto ci allarma parecchio, guai a sottovalutarlo.
La pioggia perenne nuoce tanto quanto a quando non piove mai. Questa grave assenza, ti induce a pensare e a riflettere che quando accadrà non sarà una pioggia equa, ma quella che distrugge: voragini per strada, alberi abbattuti, piante che si staccano dalla terra per via della forza pluviale medesima.
È un film già visto che non deve passare inosservato. L’incoscienza e la superficialità sovente prendono il sopravvento, ma stavolta – razionalizzando quanto accade da qualche settimana – non è proprio il caso che scendano in campo loro. È giusto schierare in prima fila la serietà.
Dagli esperti trapela che la prossima settimana non si discosterà molto da quelle precedenti: ci saranno ancora afa, calore e tanto caldo. Un problema anche per chi lavora all’esterno, a costoro si suggerisce di rinfrescarsi ripetutamente onde evitare spiacevoli inconvenienti.
Auspichiamo che questa tendenza s’inverta presto ma con raziocinio, sennò peggio per noi. Aspettiamoci fenomeni atmosferici assurdi, ora conta solo che questa situazione attuale si attenui, ne giova la nostra salute. Soprattutto ne giovano l’agricoltura e l’allevamento, le vere vittime oggigiorno.
Alfonso Infantino
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