Il Re è Morto
Il Re è Morto, Viva il Re ! Formula utilizzata dalla monarchia francese prima della rivoluzione per affermare la continuità del potere. In Italia l’equivalente sarebbe all’incirca “Morto un Papa se ne fa un altro”, con sfumature differenti.

Il Re è Morto, Viva il Re ! Espressione rituale di prassi. Utilizzata solo prima della Rivoluzione Francese movimento insurrezionale che ha cambiato non solo la Francia ma tutto il Mondo. Questa era la frase di rito che avvertiva il passaggio di potere: apparentemente fluido ma nella realtà frutto di feroci lotte intestine.

Il Re è Morto, Viva il Re
LE ROI EST MORT, VIVE LE ROI ! Il Re è morto, Viva il Re ! Prima della Rivoluzione Francese si utilizzava questa espressione simbolica per annunciare contemporaneamente al popolo la morte e la proclamazione del successore, per affermare fortemente così la continuità del potere. L’istituto monarchico in tal modo affermava la sua ininterrotta permanenza. Dal punto di vista simbolico ed anche ironico, a volte, attualmente, indica la successione di una funzione o di una carica. Nella saggezza popolare in Italia porta alla “sentenza” «Morto un papa, se ne fa un altro» per esprimere appunto l’invariabilità della gestione del potere.
Nella giornata di oggi è spirato un grande statista italiano Silvio BERLUSCONI. Tutto inizia con la sua nascita a Milano il 29 Settembre 1936 e termina oggi 12 Giugno 2023. Imprenditore Milanese, per quattro volte Presidente del Consiglio, nel bene e nel male ha lasciato forte impronta nella Storia dell’Italia.

Silvio BERLUSCONI
Silvio BERLUSCONI inizia a diventare un industriale conosciuto nella Milano con una serie di interventi che hanno evidenziato la visione di un nuovo stile imprenditoriale per l’Italia.
Alla caduta della Prima Repubblica in seguito a Tangentopoli si avverte un preoccupante vuoto di potere. Nel 1994 Silvio BERLUSCONI decide di entrare in politica con le seguenti parole: “L’Italia è il Paese che amo. Qui ho le mie radici, le mie speranze, i miei orizzonti. Qui ho imparato, da mio padre e dalla vita, il mio mestiere di imprenditore. Qui ho appreso la passione per la libertà”. Una storia che sarebbe diventata trentennale il prossimo anno.
Nel 1976 la sentenza n. 202 della Corte costituzionale rende possibile l’esercizio dell’editoria televisiva precedentemente appannaggio esclusivo della statale RAI. Inizia quindi con Telemilano rilevata dal fondatore Giacomo PROPERZI. Inizia attraverso questa televisione via cavo che dopo due anni diventa una rete televisiva a livello nazionale.

Canale 5: una rete televisiva a livello nazionale e internazionale
Alla rete televisiva viene dato il nome di Canale 5 e comprenderà più emittenti. Nel 1978 BERLUSCONI fonda una holding, la Fininvest, che coordina tutte le svariate attività. Si inizia anche ad espandere in tutta Europa. Non è possibile dimenticare una rete statale che marcatamente quasi costringeva (ancora oggi) a pagare un canone per offrire di contro spettacoli e film certamente non capaci di essere alla stessa portata internazionale delle televisioni private.
Il cursus honorum di Silvio BERLUSCONI non si limita ai notevoli successi dell’imprenditoria oppure alla stessa politica. Oltre alla sua capacità oratoria riesce a far suo anche il cuore dei tifosi. Porta in serie A per la prima volta il Monza e diventa il Presidente più vincente della storia del Milan. Certamente ora non è più e ha fatto tante cose buone e meno buone ma del resto “del senno di poi son piene le fosse”.
Come ogni medaglia ha il suo rovescio. Comunque nel bene e nel male una cosa è certa: ha cambiato l’Italia, gli Italiani e la Politica.
Arturo CAMPANILE
Immagini di repertorio
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