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Morire a 13 anni

Morire a 13 anni, è una cosa inaccettabile. Non risulta essere un caso isolato. Forse aumenta sempre più il carico di preoccupazioni per i familiari degli adolescenti

È un qualcosa di inaccettabile Morire a 13 anni: per la famiglia, per gli amici, per tutti. È doloroso anche scrivere queste righe cercando di trarre una riflessione da qualcosa di tragico e inaccettabile, sperando che serva a tentare di porvi rimedio per il futuro. Francesco in una frazione di Montoro, in provincia di Avellino, Giovedì 15 Giugno, intorno alle 21:00, ha perso la vita. Istigazione al suicidio attraverso una challenge dei social on-line, oppure altre ipotesi, ancora sono al vaglio degli inquirenti.

Morire a 13 anni
Morire a 13 anni

Morire a 13 anni

Nell’abitazione che si sviluppa su più livelli, verso le 21:00, le ultime parole di Francesco, 14 anni a Luglio, sarebbero state: «Salgo in camera, scendo subito». La madre lo trova in seguito nella tromba delle scale con una cintura che gli serra il collo. Per un ragazzo di cui parlano bene la scuola, la famiglia, gli amici, tutti, risulta veramente inconcepibile morire a 13 anni. La scoperta della madre, la telefonata del padre al 118 che, dopo lunghi e infruttuosi tentativi di rianimarlo, è costretto a constatarne il decesso. Gli inquirenti purtroppo non hanno ancora elementi validi per giungere alle cause di quanto avvenuto. Si sovrappongono una serie di ipotesi per ora ancora prive di prove concrete. Si ipotizza una challenge on-line, non essendoci i presupposti né di esperienze di bullismo né di suicidio. Ai funerali grande partecipazione di coetanei e di giovani. Omelia indirizzata anche e soprattutto agli adolescenti.

Morire a 13 anni
Morire a 13 anni

Non un caso isolato

Il parroco don Aniello Del REGNO si è rivolto ai tanti giovani presenti invitando a seguire un cammino non basato solo su una vita virtuale: «Prendete in mano le vostre vite, inseguite sempre le vostre passioni, ma usate meno il cellulare e dialogate di più». L’anno precedente a Gragnano in provincia di Napoli Alessandro, anch’egli 13enne, si è tolto la vita lanciandosi dal balcone di casa. Aveva scritto “Io sono vittima di episodi di bullismo”. Purtroppo questo caso non è isolato e non solo nel nostro Paese. All’inizio di Giugno nel Nord della Francia si è suicidata un’adolescente francese, anche Lei 13 anni, sempre per fenomeni di bullismo. La studentessa ha scritto: “Se state leggendo questa lettera, allora probabilmente me ne sono andata. Non potevo sopportare gli insulti mattina e sera, le prese in giro, le minacce. Nonostante tutto quello che è successo, vorranno sempre farmi del male“.

Morire a 13 anni
Morire a 13 anni

Giovanni SASSO, imprenditore, morto per una futile discussione

Qualche giorno fa l’imprenditore di Cellole (CE) Giovanni SASSO è morto per una futile discussione con due adolescenti. Motivo del contendere sembrano essere dei gusci di arachidi buttati da due ragazzi, di circa diciassette anni, davanti ad una delle vetrine dell’autosalone di sua proprietà. Una parola tira l’altra fino ad arrivare ad una colluttazione, forse solo ad una spinta, che purtroppo ha fatto rovinare il malcapitato a terra. La compagna dell’uomo è uscita dall’autosalone provvedendo immediatamente ad allertare i soccorsi. Purtroppo SASSO è arrivato in ospedale già in stato di coma. La spinta, con successiva caduta, sembra abbiano provocato un’ampia e grave frattura alla base del cranio, determinando in seguito il decesso. Circa trenta giorni prima anche a Luino in Lombardia un altro uomo era stato aggredito per aver rimproverato una comitiva di giovani chiassosi, fortunatamente senza tragiche conseguenze. Il dialogo intergenerazionale sembra abbia perso i normali punti di contatto.

Morire a 13 anni
Morire a 13 anni

Dialogo intergenerazionale

Non riuscire a dialogare tra ragazzi e adulti. Morire a 13 anni. Trovare sempre meno natalità e crescite nel Nostro Paese; sono interrogativi che portano ad una profonda riflessione. Parlare di “educazione”, di maniere forti (attenzione sono vietate dalla legge) o di abbandono, sono comode soluzioni per categorie di genitori che non sono ancora in grado di valutare appieno la portata del cambiamento epocale in corso. Le generazioni precedenti hanno pur sempre avuto e goduto delle garanzie costituzionali (lavoro, sanità, istruzione, famiglia, protezione) mentre ora i giovani le vedono fortemente messe in discussione dai precedenti cambiamenti iniziati dall’Anno 2000. L’orizzonte temporale delle nuove generazioni è sempre più ristretto. La prospettiva di salari veramente minimi e non sufficientemente regolamentati dalla normativa. Turni spesso esagerati in condizioni di lavoro che rasentano lo schiavismo. La fuga dall’Italia verso Paesi che offrono condizioni di vita più dignitose, dovrebbero farci riflettere. Tutti e Molto.

Morire a 13 anni
Morire a 13 anni

Il rapporto di Osserva Salute definisce gli italiani obesi, pigri e depressi con un crollo dell’attività fisica, anche tra i giovani, soprattutto per motivi economici. Si vede sempre più una carenza di occupazione, di lavoro, di futuro, nella visione di un orizzonte temporale caratterizzato da incertezza e sfruttamento. Occorre rapidamente arrivare ad efficaci soluzioni.

Arturo CAMPANILE

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Arturo Campanile

Così è (se vi pare) O. T. di L. P.

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