#GialappaShow, un mix di leggerezza e genialità. Bravi Giorgio, Marco e Michele

In versione nuova targata Sky, con la solita certezza: il Mago Forest

#GialappaShow, un mix di leggerezza e genialità. Ebbene sì, il programma storico della Gialappa’s Band – con soli due terzi del famoso trio – si conferma nel suo inconfondibile marchio di fabbrica: l’irriverenza verso tutto e tutti. La seconda edizione del programma in onda in prima serata il lunedì su TV8, conferma il discreto successo della prima edizione, andata in onda tra la primavera e l’estate scorsa. E non solo, da aprile 2024 partirà anche la terza edizione: lunedì 4 dicembre andrà in onda l’ottava e ultima puntata della seconda edizione, con forse già una novità per la terza, nonché volto noto nei vecchi Mai Dire: Marcello Macchia, alias Maccio Capatonda. Un altro Marcello andrà verosimilmente aggiungersi alla squadra, essendo già presente Cesena. Fantastico quest’ultimo con la soap opera Sensualità A Corte e altri sketches simpatici, come Rakela a inizio puntata e Monsterchef.

#GialappaShow, un mix di leggerezza e genialità. Mago Forest, un mattatore

Finora sette puntate, sette sigle diverse a inizio e in ogni puntata e sette co-conduttrici diverse (come è capitato nella prima edizione su TV8), ma l’unica certezza di queste sette puntate e ormai da venti anni con la Gialappa’s Band, è solo lui: il Mago Forest. E’ il vero fiore all’occhiello del programma, improvvisando momenti esilaranti e approfittando di una partner non sempre all’altezza del contesto (tra le quindici puntate sinora su TV8, sono poche quelle che hanno retto il programma e soprattutto un vulcanico Forest), sovente è lui che supporta chi lo affianca o la salva in situazioni da spaesata. Senza dimenticare il cast: una garanzia Marcello Cesena, gradito il ritorno del duo Gigi&Ross, brave Brenda Lodigiani e Valentina Barbieri, quest’ultima meravigliosa nel parodiare Ilary Blasi e da qualche puntata, la cantante Madame. Altro super è Ubaldo Pantani, con annessa “lingua”.

#GialappaShow, un mix di leggerezza e genialità. Forzati Rapone e Bonji

Pochi sussulti per gli altri, nessuno tra i genovesi regge il passo di Marcello Cesena: né Antonio Ornano, né Andrea Ceccon e né Enrique Balbontin (buoni tutti e tre per carità). Invece chi sono bravi nel loro campo, ma non sembrano nel loro habitat naturale, sono Stefano Rapone e Toni Bonji. Il primo è geniale di suo, in cui prevede un’ironia molto satirica e il connubio con la Gialappa’s Band è un po’ forzato. Discorso simile per il secondo – Toni Bonji – un degno discepolo di Nino Frassica, un’ironia demenziale che non sempre si sposa con la tipologia di goliardia, sarcasmo, irriverenza e ironia della Gialappa’s Band. Tra gli ospiti e le co-conduttrici, pescati tra televisione, cinema e musica, sono davvero pochissimi coloro che si sono amalgamati bene nella puntata in questione. Per esempio la novità di quest’anno era anche Edoardo Ferrario, ancora pare un punto interrogativo.

#GialappaShow, un mix di leggerezza e genialità. Chapeau ai Neri Per Caso

Se Mago Forest è il top di queste due edizioni di #GialappaShow, non sono da meno i Neri Per Caso: ottimi nelle loro perfomances, sia da soli e sia accompagnati dagli ospiti. Tutto a ritmo di voci, suoni orali e microfoni, hanno regalato prestazioni notevoli: con i Coma Cose e con Noemi nella prima edizione per esempio. Nella seconda edizione finora con Francesca Michielin, con Greta Scarano, con Valerio Lundini, con Margherita Vicario, con Colapesce&Dimartino (la migliore tra le tutte sinora, tra prima e seconda edizione), con Ditonellapiaga, con Cochi Ponzoni e infine con Rose Villain. Con Rose Villain, hanno remixato la canzone di Manu Chao (Bongo Bong) con la canzone di Gotye feat Kimbra (Somebody That I Used To Know). Esito? Un capolavoro, come lo sono da sempre la Gialappa’s Band (ora solo Giorgio Gherarducci e Marco Santin) e Mago Forest, al secolo Michele Foresta.

 

 

 

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