#VirusAfricani, l’Istituto Zootecnico di Teramo in prima linea per la salute globale

Il diktat: studiare i virus africani per ridurne gravità e pericolosità

#VirusAfricani, l’Istituto Zootecnico di Teramo in prima linea per la salute globale. L’idea è di sperimentare, valutare e studiare i virus che arrivano dal continente africano, onde evitare che minaccino la salute globale e non solo quella europea, da quello che si evince. L’Istituto – definito un’eccellenza italiana – ha nel suo mirino a livello virologico, l’Africa: secondo lui è un continente portatore di virus e può nuocere la salute dell’Europa e del mondo intero. Questa idea – non campata in aria come può apparire – è frutto di una serie di risultati ottenuti ed esaminati minuziosamente a livello demografico, i quali hanno indotto a decidere sul prossimo step.

#VirusAfricani, l’Istituto Zootecnico di Teramo: “La popolazione africana oltre i 2 miliardi entro il 2050”

L’Istituto Zootecnico di Teramo da trentatré anni è ritenuto come centro nazionale di riferimento, in grado di studiare e accertare le malattie esotiche derivanti dagli animali. Secondo alcuni esperti dell’Istituto, entro il 2050 la popolazione africana supererà i due miliardi di persone. La precarietà e l’inadeguatezza igienico-sanitaria nella quale purtroppo vive l’Africa, è considerata dagli esperti terreno fertile per l’evolversi di future malattie e nuovi virus. Dunque è necessario agire subito in queste aree, come si suol dire: “prevenire è meglio che curare”. Evitare un domani grave e peggiore attraverso un oggi oculato e attento. In questo modo si stanano malattie e virus.

Exit mobile version