“Stomping for Peace”: la mobilitazione dei bambini Uniti per chiedere la pace

Il bilancio di SOS Villaggi dei Bambini sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia

Il 20 novembre ricorre la Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza che ogni anno pone l’attenzione sulla tutela dei diritti di ogni bambina, bambino, ragazza e ragazzo. Se da 35 anni dalla ratifica della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza molta strada è stata fatta, molta ancora resta da farne per garantire a ogni bambino il diritto di crescere sereno e in salute in un ambiente familiare e accogliente.

Come SOS Villaggi dei Bambini  afferma Samantha Tedesco, Responsabile Programmi e Advocacy –  condividiamo le parole espresse dall’Autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza, Carla Garlatti, nella sua Relazione Annuale al Parlamento del 20 giugno scorso: “Bambini e ragazzi devono essere considerati tra i destinatari diretti delle decisioni e delle scelte politicheOggi purtroppo non appaiono nemmeno sullo sfondo[1]. Nel nostro Paese – dichiara Samantha Tedesco – la strada è ancora in salita, ci sono molti segnali di preoccupazione rispetto a un mancato ascolto e tutela dei minorenni. Il numero di minorenni negli istituti penali minorili e i Minori Stranieri Non Accompagnati, che arrivano in Italia e combattono per vedere riconosciuti i loro diritti, è in drammatico aumento. Ma non solo, anche la povertà educativa, i divari regionali relativi all’accesso ai servizi essenziali, come sanità e istruzione, fino ad arrivare ai problemi legati alla salute mentale delle giovani generazioni e alla dispersione scolastica ci mostrano uno scenario che non garantisce e tutela i diritti dell’infanzia”.

 E a livello globale, la situazione dei diritti dei bambini e ragazzi non migliora. Secondo l’UNICEF, più di 30 milioni di bambini sono stati sfollati a causa dei conflitti; molti di loro sono ridotti in schiavitù, vittime della tratta, abusati e sfruttati e un gran numero di loro è privo di uno status sicuro, a cui spesso viene negato l’accesso ai diritti fondamentali come: il diritto alla vita, al cibo, all’istruzione, all’assistenza sanitaria, alla cura e alla protezione. I leader ignorano sempre più le norme del diritto umanitario internazionale e la comunità internazionale sembra allontanarsi dall’impegno di adottare “tutte le misure possibili per garantire la protezione e la cura dei bambini colpiti da un conflitto armato”.

È in questo scenario globale sempre più spesso segnato dal conflitto, che si inserisce l’iniziativa Stomping for Peace, promossa da SOS Children’s Villages: un’azione collettiva da parte dei bambini che mira a sensibilizzare sugli effetti devastanti della guerra sulle giovani vite. Un movimento che incoraggia i bambini a esprimersi e a prendere posizione per i diritti di coloro che soffrono nei conflitti.

È noto quanto possa essere devastante l’impatto che conflitti e guerre hanno sul benessere mentale dei bambini a breve e lungo termine. Livelli elevati di stress e in molti casi traumi hanno un impatto negativo sul loro sviluppo, sul loro apprendimento, sul loro senso di sicurezza, tutti elementi essenziali per costruire la loro vita. L’impatto fisico e psicologico e la perdita di familiari e amici lasciano cicatrici che non potranno mai essere cancellate. Le guerre producono irrecuperabili separazioni familiari, spesso i bambini diventano testimoni di violenze contro i membri della famiglia, i loro genitori o fratelli, sono costretti a fuggire dalle loro case e a volte vengono separati quando cercano protezione.

“Facevamo visita regolarmente ai parenti. Ora ho perso tutto: la famiglia, gli amici, i ricordi e i sorrisi. Rimangono solo tristezza e dolore, e non c’è più un buon ricordo per noi. I miei genitori e i miei fratelli sono stati martirizzati e i miei amici con cui ho vissuto, stavano giocando e sono stati uccisi. La vita non ha più gusto. Non siamo vivi.” – Ayman, 18 anni, accolto negli accampamenti di SOS Children’s Villages a Gaza.

 In vista della Giornata mondiale dell’infanzia, SOS Children’s Villages ha mobilitato i bambini a livello globale nel kickoff della campagna Stomping for Peace che si è svolto ieri, 19 novembre, nell’Headquarter delle Nazioni Unite a New York: la chiamata collettiva alla pace di centinaia di bambini provenienti da oltre 30 Paesi, sulla musica del DJ di fama internazionale e amico di SOS Children’s Villages Martin Garrix. Un’eco potente dei bambini per i bambini.

L’auspicio della nostra Organizzazione – spiega Samantha Tedesco – è che il 35° anniversario della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia porti a un cambio di approccio dei governi rispetto ai conflitti, ponendo la prevenzione al centro di tutte le loro azioni e i relativi investimenti. Investire nei loro diritti non solo favorisce la loro crescita, ma getta anche le basi per un presente e un futuro migliore per tutti, poiché bambini che crescono in ambienti tutelanti e sicuri diventano adulti responsabili. Sostenere il principio del superiore interesse dei bambini significa, infatti, prevenire i conflitti armati e lavorare per la pace laddove il conflitto è in corso”.

Nel dettaglio i dati della difficile situazione dei minorenni in Italia:

 

 Video

SOS Villaggi dei Bambini si impegna affinché i bambini e i ragazzi che non possono beneficiare di adeguate cure genitoriali crescano in una situazione di parità con i propri coetanei, realizzando appieno il proprio potenziale e la possibilità di vivere una vita indipendente. È presente in Italia da oltre 60 anni e oggi opera attraverso 8 Programmi e Villaggi SOS, a Trento, Ostuni, Vicenza, Saronno, Mantova, Torino, Crotone e Milano. SOS Villaggi dei Bambini si prende cura di oltre 2.600 persone, tra bambini, ragazzi e famiglie che vivono gravi situazioni di disagio, e sostiene i diritti di oltre 47.000 bambini e giovani, protagonisti delle sue attività di Advocacy. È parte del network SOS Children’s Villages, presente in 136 tra Paesi e territori dove aiuta circa 3 milioni di persone, e del quale ospita e gestisce a livello internazionale il Programma globale di esperti sulla salute mentale e sul supporto psicosociale.

Exit mobile version