#Maturità2025, ecco come si organizzeranno i prossimi maturandi con disabilità

Per chi ha problemi ad apprendere, pronto un Piano Didattico Personalizzato

#Maturità2025, ecco come si organizzeranno i prossimi maturandi con disabilità. Ormai ci siamo, con l’avvento di aprile, parte il countdown per l’esame di maturità: siamo quasi agli sgoccioli. Sessanta/settanta giorni circa pressoché, ed entriamo nel clima dell’esame di Stato. Oltre a chiedersi questo, ciò che sfugge alla mente umana: come si organizzeranno i maturandi con disabilità? Un particolare non da poco, che la maggior parte di noi neanche si pone il problema, perché non ci riguarda personalmente. Per i maturandi con disabilità, il Consiglio di Classe deciderà se gli esami saranno simili o meno, attinenti rigorosamente al Piano Educativo Individualizzato (PEI). Se saranno simili, il candidato con disabilità si diplomerà tranquillo. Non sarà necessaria nessuna specificità.

#Maturità2025, un Piano Didattico Personalizzato per chi ha difficoltà ad apprendere

La commissione preposta ad esaminare i maturandi – inclusi quelli con disabilità – basandosi su cosa emergerà dal Consiglio di Classe, testerà i ragazzi (avvalendosi dei docenti che li hanno seguiti durante l’anno scolastico) con disabilità, attenendosi al PEI (Piano Educativo Individualizzato). Mentre per i ragazzi affetti da cecità, l’esame sarà trasmesso in Braille o in altri formati analoghi. Disposto anche un PDP (Piano Didattico Personalizzato) per i ragazzi con problemi ad apprendere: per intenderci quelli con DSA (Disturbo Specifico di Apprendimento). In più saranno disponibili strumenti di ausilio, per ascoltare i testi o leggerli. I maturandi con DSA saranno esonerati dallo studiare una o più lingue straniere, in cambio otterranno un documento di credito formativo.

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