Referendum sulla cittadinanza – Un voto che mette in gioco il futuro di bambini e ragazzi: 1,4 milioni i potenziali beneficiari, di cui 280 mila minorenni

La cittadinanza non è un premio, ma un diritto

L’8 e il 9 giugno gli italiani saranno chiamati a votare per il referendum abrogativo sulla cittadinanza. Chi voterà dovrà decidere se è d’accordo a dimezzare, portando da 10 a 5, gli anni di residenza regolare nel Paese, necessari ai maggiorenni con cittadinanza non EU, per richiedere la cittadinanza italiana. I potenziali beneficiari della riforma sono circa 1,4 milioni di cittadini non comunitari, di cui oltre 280 mila minorenni[1]. Dati che fanno riflettere.

SOS Villaggi dei Bambini, impegnata da oltre 60 anni a sostegno dei bambini privi di cure familiari o a rischio di perderle, lancia un appello a tutti i cittadini affinché vadano al voto consapevoli che questo semplice gesto, in realtà racchiude il destino dei tanti minorenni che si trovano a combattere per essere riconosciuti come cittadini italiani.

“Crediamo che il referendum dell’8 e 9 giugno sia un’occasione storica per abrogare una disposizione sulla cittadinanza, L. 91/1992 (art. 9), ormai desueta. In gioco c’è il futuro di centinaia di migliaia di bambini e adolescenti che vivono, crescono e studiano in Italia, ma sono ancora esclusi dal riconoscimento formale come cittadini.” – afferma Samantha TedescoResponsabile Accademia SOS Villaggi dei Bambini  “la possibilità di ridurre da 10 a 5 anni il tempo necessario per ottenere la cittadinanza da parte di persone che regolarmente soggiornano in Italia, con un reddito che consente loro di vivere nel Paese, di avere un lavoro, una casa e tutte quelle competenze necessarie per la cittadinanza, è un passo avanti verso la tutela di tanti ragazzi, figli di persone che vivono in Italia, ma che non hanno la cittadinanza italiana e che quindi a loro volta, non sono italiani. Ragazzi e ragazze spesso nati qui o arrivati piccolissimi che parlano l’italiano, perché è la loro lingua e si sentono italiani, ma che vivono una discriminazione profonda, che li porta a vivere dei momenti in cui la loro identità, viene messa fortemente in discussione”.

Sono più di 900 mila i bambini iscritti nel nostro sistema scolastico che non sono italiani e rappresentano l’11% del totale. Di essi, il 65% è nato in ItaliaSono italiani di fatto, ma non di diritto[2]. Questo è un problema che si presenta nelle situazioni più banali della loro vita scolastica, ma che diventano discriminanti. “I ragazzi delle scuole superiori che devono andare in gita all’estero, scoprono che mentre i compagni italiani devono avere la carta d’identità, loro devono avere non solo il passaporto, ma anche il permesso di soggiorno e per ottenere i documenti, raccontano di lunghe file fuori dalla questura con i propri genitori.” – afferma Samantha Tedesco – “Come SOS Villaggi dei Bambini crediamo che sia importante portare avanti questa possibilità di ridurre i tempi per avere la cittadinanza per le persone regolarmente soggiornanti e, di conseguenza, per i loro figli. Così facendo questa discriminazione verrebbe meno”.

Le statistiche parlano chiaro: il 58% dei minorenni senza cittadinanza immagina un futuro lontano dall’Italia, contro il 34% dei coetanei italiani[3]. Da sempre, la cittadinanza genera inclusione, appartenenza, comunità e diritti, mentre la sua assenza alimenta marginalità e sfiducia.

Il referendum dell’8 e 9 giugno è legato alla partecipazione, uno dei più importanti principi presenti nella Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e proprio per questo, l’Organizzazione invita tutti e tutte a partecipare alla vita democratica del Paese e ad esprimere un voto consapevole per dare nuova centralità ai diritti di tutti i bambini, nessuno escluso. La cittadinanza non è un premio, ma un diritto.

 

[1] Fonte: Centro Studi e Ricerche Idos:Stima dei potenziali beneficiari della riforma referendaria della cittadinanza per naturalizzazione (8-9 giugno 2025);

[2] Fonte: https://integrazionemigranti.gov.it/it-it/Ricerca-news/Dettaglio-news/id/3923/MIM-nelle-scuole-italiane-914860-alunni-stranieri-piu-dell11-del-totale)

[3] Fonte Istat: https://www.istat.it/it/files/2024/05/Bambini-e-ragazzi-2023.pdf

 

Exit mobile version