#FestivaldelGiallo, giunto alla sua quarta edizione al Palazzo Belvedere di Napoli. Nella splendida cornice collinare del quartiere Vomero di Napoli, in questa prima settimana di giugno, si consuma la quarta edizione del Cenacolo di Belvedere di Napoli. In programma ricordiamo da giovedì 5 giugno a domenica 8 giugno. Un’autentica fiera del Giallo, con romanzi e bestseller dedicati appunto al giallo, al noir. Evento presieduto da Maurizio de Giovanni e diretto da Ciro Sabatino, il quale quest’ultimo presenta ogni panel della kermesse. Fiera del libro che si congederà domenica 8 giugno con Maurizio de Giovanni, nella rubrica: “Nella mente dell’assassino”. Maurizio de Giovanni che ha dedicato un parere all’ultimo romanzo di François Morlupi: “Segnale Assente – Un’indagine per i Cinque di Monteverde”; definendolo con cinque aggettivi: vertiginoso, duro, divertente, dolce e disperato.
#FestivaldelGiallo, giunto alla sua quarta edizione. Morlupi, un autore diviso tra Roma e Parigi
Tra le 11 e le 12 di questa mattina al Cenacolo di Belvedere, è stato ospite nello spazio “Autori & Libri”, François Morlupi: un autore diviso tra Roma e Parigi. Papà romano e mamma parigina. François Morlupi – classe 1983 – ha presentato il quinto libro della serie “Cinque di Monteverde”, gli altri quattro: “Come delfini tra i pescecani”, “Nel nero degli abissi”, “Formule Mortali” e “Il gioco degli opposti”. Dunque quest’oggi è stato il turno di “Segnale Assente”. Un romanzo che ha come protagonista il commissario di polizia Ansaldi, che indaga sulla misteriosa morte di un ragazzo a Roma, avvenuto alle 23 in un tram e scoperto solo verso le 2 del mattino. Un romanzo in cui la fantasia s’intreccia con la realtà: Morlupi ha raccontato di aver conosciuto il vero Ansaldi (il quale gli ha ricordato che non pesa 150 kg, come è scritto nel libro ndr) e il suo vice è romanista davvero e non solo nel libro.
#FestivaldelGiallo, giunto alla sua quarta edizione. Morlupi romanista acclamato dal tifoso azzurro
Morlupi ci ha raccontato di essere stato nel commissariato di polizia del vero Ansaldi e di come il suo vice, gli ha mostrato cosa avesse di caratteristico il suo ufficio: un poster di Totti a forma di quadro. Dunque davvero romanista, come è narrato nel libro: “Segnale Assente”. Un Morlupi acclamato dal pubblico che era lì per lui e da chi lo presentava, Giancarlo Piacci: gli ha accennato di come Napoli abbia gioito in occasione di Inter-Roma 0-1, rete di Soulé. Una delle partite che ha inciso sullo scudetto vinto dal Napoli, a discapito proprio dell’Inter. Essendo Morlupi anch’egli romanista, per l’idolatrazione unanime romanista: Totti. Mattinata che si è arricchita anche di uno spazio dedicato alle vicende di Falcone e Borsellino: dalle origini, al loro triste epilogo che tutti sappiamo. Di cosa sia accaduto in quei cinquantasette giorni, intercorsi tra il 23 maggio 1992 e il 19 luglio 1992.