Pista ciclabile al centro storico di Albano, FdI interroga il Sindaco su sicurezza e conformità normativa

I consiglieri comunali di Fratelli d’Italia, Roberto Cuccioletta, Romeo Giorgi, Massimo Ferrarini, Federica Nobilio, Giuseppa Guglielmino e Matteo Mauro Orciuoli hanno protocollato un’interrogazione rivolta al Sindaco e agli assessori competenti in merito alla biovia ciclabile recentemente realizzata su Via Cavour e Via Alcide De Gasperis.

L’opera, concepita come infrastruttura ciclabile permanente a servizio del centro storico, presenta secondo i firmatari numerosi aspetti critici sotto il profilo normativo, progettuale e funzionale. Tra le principali problematiche segnalate vi sono la larghezza insufficiente della corsia ciclabile, inferiore ai limiti stabiliti dal Decreto Ministeriale 557/1999, e la scelta di una pavimentazione in sampietrini, notoriamente inadatta al transito sicuro dei velocipedi, specialmente in condizioni di umidità.

Un elemento particolarmente controverso riguarda la presenza, lungo l’intero tratto interno della pista, di una ringhiera metallica alta circa un metro che, oltre a limitare lo spazio di sicurezza laterale per i ciclisti, costringe gli utenti a pedalare più vicini al traffico veicolare, aumentando così i rischi di interferenza e incidenti. Inoltre, la segnaletica orizzontale adottata non appare conforme agli standard previsti per le piste ciclabili riservate, sollevando dubbi sulla reale classificazione dell’opera: non è chiaro se si tratti di una pista ciclabile esclusiva o di una corsia promiscua.

I consiglieri interrogano l’Amministrazione comunale per sapere se il progetto sia stato redatto, validato e collaudato nel rispetto delle normative tecniche vigenti, quale sia la larghezza effettiva della corsia in ogni punto, se siano stati adottati tutti i dispositivi di segnaletica obbligatori e se il tratto sia stato formalmente trasformato in “strada urbana ciclabile” o “Zona 30”, con i requisiti previsti dalla legge.

Viene inoltre richiesto se sia stata redatta una relazione tecnica di compatibilità tra la pavimentazione scelta e la sicurezza del transito ciclabile, se siano state esaminate alternative progettuali più sicure e funzionali, e quali siano stati i costi complessivi dell’intervento, con indicazione dell’impresa esecutrice, del progettista, del RUP e del collaudatore.

“Riteniamo doveroso – dichiarano i firmatari – accertare se questa opera, pur ispirata a principi di mobilità sostenibile, rispetti realmente le normative vigenti e garantisca la sicurezza degli utenti. Interventi di questo tipo non possono essere realizzati con approssimazione, specialmente in un centro storico delicato come il nostro. Una pista ciclabile deve essere sicura, funzionale e accessibile a tutti, altrimenti diventa un rischio più che una risors”.

I consiglieri richiedono risposta scritta e discussione in aula, auspicando un confronto “trasparente e costruttivo con l’Amministrazione comunale, anche alla luce di eventuali interventi correttivi da programmare”.

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