#IstitutoSuperiorediSanità, l’acqua del rubinetto è quella più sicura. Dai recenti sviluppi è emerso, che bere acqua del rubinetto è più sicuro. Malgrado non ci sia mai stata l’assoluta certezza, ma quel sano scetticismo non è mancato mai, perché l’acqua del rubinetto presenta sovente tracce di calcare, dall’Istituto Superiore di Sanità emerge invece che è l’acqua più sicura. Chi si è occupato nel caso specifico, è stato sia l’Istituto Centro Nazionale per la sicurezza delle acque (CeNSiA) e sia l’Istituto Superiore di Sanità (ISS), tutto coordinato dal Ministero della Salute. Sono stati esaminati i dati sulla qualità dell’acqua erogati da diciotto regioni e province autonome.
#IstitutoSuperiorediSanità, la conformità media microbiologica e chimica è del 97%
Diciotto regioni e province autonome, corrispondono all’equivalente del 90,1% della popolazione del nostro Paese, per quanto concerne il triennio 2020-2022: per i parametri microbiologici è stimato del 99,1%, per quelli chimici del 98,4%. Tra le diciotto regioni implicate, chi ha raggiunto la cifra tonda – ovvero del 100% – sono l’Emilia-Romagna e il Veneto. Dunque nelle regioni dell’Emilia-Romagna e del Veneto, l’acqua del rubinetto è al 100% più sicura da bere. E’ ottima anche per cucinare e da usare per i bambini piccoli. La situazione è sempre monitorata, al vaglio l’idea del prossimo triennio 2023-2025, l’Istituto Superiore di Sanità resta vigile.
