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A Termoli un convegno su come riciclare la plastica e perché inquina

Sentiamo sovente su internet e in televisione nei vari telegiornali, notizie legate all’ambiente, all’ecosostenibilità, a come combattere contro tutto ciò che nuoce all’ambiente medesimo: sostanze tossiche in primis. Il tutto per eludere che s’inquini l’aria che respiriamo, che si danneggi la nostra salute.

Usiamo sempre l’aggettivo assoluto quasi per tutto e fuori luogo – incluso il conseguente avverbio assolutamente – per molti discorsi, i quali neanche occorre. Perché se c’è qualcosa di veramente assoluto, è proprio la nostra salute: ha la priorità assoluta! È l’imperativo categorico per vivere sani e sereni.

Per consentire che questo avvenga nella maniera più giusta e più pulita, dobbiamo difendere il nostro ambiente e non rovinarlo. Se si sporca o s’inquina, la responsabilità maggiore è da attribuire all’uomo: è lui il primo nemico, è lui la criptonite dell’ambiente, è lui che minaccia la quiete ambientale.

In provincia di Campobasso – a Termoli esattamente – venerdì 25 febbraio alle 11 ci sarà un convegno sul tema dell’ecosostenibilità ambientale, nel quale sarà inaugurato il primo erogatore di acqua microfiltrata donato dall’Associazione Onlus Plastic Free. La location sarà la scuola secondaria di primo grado A. Schweitzer.

Un’iniziativa di rilievo per la scuola, la quale grazie a questo meeting rientra nella categoria di “Scuola Green”, in merito al progetto: “Plastic Free, facciamo la differenza!”. Progetto organizzato dalla preside Marina Crema, ideato e concordato dai diversi docenti dell’istituto, per consentire ai ragazzi di recepire il messaggio.

Il messaggio consiste nell’accorciare l’uso eccessivo di plastica usa e getta: quasi sempre giace sulle spiagge o in acqua o peggio per strada, quando ci troviamo a passeggiare a piedi o a guidare l’auto o a prendere l’autobus. Lo scopo è cercare che il cittadino acquisisca consapevolezza nel rispettare l’ambiente dove vive.

Fin quando ci troviamo per strada a mangiare uno snack e a gettare la relativa carta a terra, o in auto a bere qualcosa e a lanciare dal finestrino la bottiglina o la lattina, non impareremo mai la lezione. Questi convegni – simili ci sono stati in passato – se non si capiscono realmente, lasciano il tempo che trovano.

Ci saranno ovviamente altri in futuro, ma saranno sempre fini a sé stessi, se discutiamo sempre delle stesse cose. L’essere umano è di sua natura egoista, menefreghista e ignorante. Se questi aggettivi coesistono e camminano ancora a braccetto, l’ambiente è sempre in pericolo. Oggi, domani, sempre!

Alfonso Infantino

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