#PieroAngela, due anni fa ci lasciava un gigante della cultura italiana
Il vuoto lasciato da Piero Angela è incolmabile e assordante
#PieroAngela, due anni fa ci lasciava un gigante della cultura italiana. Correva quel sabato del 13 agosto 2022, l’Italia della divulgazione scientifica, diventava all’improvviso più povera: se n’era andato Piero Angela. A comunicarlo al mondo era stato suo figlio Alberto, un altro pezzo da novanta della nostra cultura, il quale ha saputo raccogliere con grande astuzia e bravura, l’eredità lasciatagli dal padre. Piero si dirigeva più verso sentieri scientifici, Alberto persegue a tuttora vie più storiche. Ma lo stampo non cambia: stessa sensibilità, intelligenza e bellezza nel raccontarlo al pubblico. Un pubblico variegato a cui Alberto Angela s’interfaccia con abilità e garbo.
#PieroAngela, due anni fa li lasciava un gigante. Era ciò che l’Italia oggi difetta: la cultura
Esattamente così: Piero Angela e Alberto Angela rappresentavano la cultura, quella di cui l’Italia latita e necessiterebbe oggigiorno. Oggi la rappresenta solo Alberto e ciononostante si cerca di storpiarlo o celarlo, banalizzando lui e ciò che divulga, con lo share. Ma da quando la cultura si pesa su dati auditel? Questo deve indurci a riflettere e a capire oggi l’Italia su quali strade s’indirizza. Una persona su due, gradisce “informarsi” su cosa accade in un reality, piuttosto apprendere qualcosa in più: quel qualcosa che al 90% è carente. Il vuoto lasciato da Piero Angela è enorme e se suo figlio Alberto deve “lottare” con lo share, significa che non ci siamo.
