
Dal 26 settembre a Milano torna la Green Week. Una manifestazione che, in quattro giorni (si concluderà domenica 29) e con oltre 300 eventi, punta a raccontare e far scoprire l’impegno per una Milano più verde e più attenta ai temi ambientali.
Focus della quarta edizione sarà la transizione ecologica e ambientale: un obiettivo ambizioso che parte dal territorio ma guarda all’intero pianeta e che si può raggiungere soltanto attraverso la sinergia e la collaborazione tra pubblico e privato, tra istituzioni e cittadinanza.
Per questo, il convegno centrale della Milano Green Week, dal titolo ‘Le città sono il motore della transizione verso il traguardo della neutralità – i Contratti Climatici di Città come aggregatori per azioni più veloci e incisive’, darà spazio al Climate City Contract di Milano e alla ‘100 climate neutral and smart cities mission’ che promuove azioni di ricerca e innovazione per accelerare il raggiungimento della neutralità climatica delle città selezionate per il progetto europeo.
A fare da prologo alla Milano Green Week sarà il “No parking day”: sabato 21 e domenica 22 settembre dalle ore 9 alle 19, sette strade in sette municipi di Milano saranno libere dalle auto in sosta per lasciare spazio a talk con esperti, installazioni artistiche, letture, attività sportive e per bambini, laboratori di riciclo, performance, presentazioni e altre attività educative.
“La Milano Green Week è un appuntamento che di anno in anno cresce e diventa sempre più ricco e partecipato – ha detto l’assessora all’Ambiente e Verde del Comune di Milano, Elena Grandi – l’urgenza di affrontare i temi ambientali, del verde, della crisi climatica, trova in questa manifestazione uno strumento propositivo e coinvolgente. Il contributo di tutte e tutti è e sarà fondamentale per costruire una Milano più sostenibile, bella e accogliente”.
Non mancano, tuttavia, le contestazioni. Venerdì 27 settembre, infatti, in piazza Mercanti si svolgerà un flash mob di protesta perché “a Milano – si legge nella nota – non si realizzano foreste urbane e nemmeno si piantano alberi nei luoghi in cui più servirebbero per contrastare le isole di calore e migliorare la qualità dell’aria. Anzi, il Comune approva progetti di riqualificazione in cui si abbattono grandi alberi e si trasformano piazze in isole di calore”.