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Roma, Teatro Manzoni: in scena l’indimenticabile usignolo francese

Melania giglio omaggio la grande Èdith Piaf tra gioie, lutti, canzoni, amori e solitudini

Il Teatro Manzoni sotto la direzione di Pietro Longhi, inaugura la stagione 2024/25 con un cartellone ricco di spettacoli e iniziative culturali di alto livello, quale luogo di incontro e aggregazione per il pubblico della Capitale.

Roma al Manzoni rivive il mito dell’usignolo di Francia

Il sipario del Teatro Manzoni a Roma si alzerà il 26 settembre con un tributo emozionante a una delle voci più iconiche della canzone francese: Édith Piaf. Lo spettacolo “Édith Piaf – L’usignolo non canta più”, scritto e interpretato da Melania Giglio e diretto da Daniele Salvo, sarà in scena fino al 13 ottobre.

Insieme a Giglio ,troverà posto sul palco anche il brillante Martino Duane, in una rappresentazione che racconta i giorni che hanno preceduto la leggendaria esibizione di Piaf all’Olympia di Parigi, tra il 1960 e il 1961. Attraverso un testo inedito e l’esecuzione dal vivo di alcuni dei suoi brani più celebri, lo spettacolo intende andare a ripercorre l’intensa parabola di vita dell’artista, tra trionfi e tragedie.

In scena il grande talento di una voce travagliata

Nel cuore della narrazione teatrale troviamo Édith Piaf nel 1960, nel suo appartamento parigino. La vita della “piccola usignolo” è stata travolta da lutti, incidenti, delusioni amorose, alcol e solitudine. L’artrite la piega nel corpo, mentre i farmaci e l’alcol hanno segnato il suo aspetto.

La donna sembra essere avvolta da un buio impenetrabile. Ma tutto cambia quando un inaspettato ospite, Bruno Coquatrix, l’impresario dell’Olympia, bussa alla sua porta, riaccendendo improvvisamente una scintilla nella sua vita, e nella sua carriera.

Una colonna sonora che viaggia nel tempo

Lo spettacolo “Édith Piaf – L’usignolo non canta più” viene a più riprese impreziosito dall’esecuzione dal vivo di canzoni senza tempo come L’accordéoniste, La vie en rose e Milord,e con ciò intende andare ad omaggiare  con delicato rispetto una delle voci più potenti e strazianti della canzone moderna.

La sapiente guida del regista Daniele Salvo sottolinea l’intento di questo tributo: “Non vogliamo imitare Édith Piaf nelle movenze o copiare la sua immagine. Vogliamo avvicinarci alla sua anima, con semplicità e con levità, per evocare il suo talento unico e inimitabile. In un’epoca come la nostra, povera di impulsi e necessità, abbiamo bisogno della sua voce, del suo calore e del battito instancabile del suo piccolo cuore, che continua a emozionare anche oggi.”

Le scene sono curate da Fabiana Di Marco, i costumi da Giovanni Ciacci, mentre la produzione è affidata a Marioletta Bideri per BIS Tremila s.r.l.. Questo spettacolo non è solo un’occasione per riscoprire la grandezza di Édith Piaf, ma anche un invito a riflettere sul potere universale della musica e delle emozioni che essa è in grado di trasmettere.

Sicuramente lo spettacolo si colloca tra quegli  appuntamenti davvero imperdibili per gli amanti del teatro e della musica, che promette di aprire degnamente la stagione del Teatro Manzoni con eleganza e intensità.

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