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In occasione della Giornata della Memoria torna in scena L’AMICO RITROVATO

Una storia di amicizia e coraggio ambientata negli anni della Seconda Guerra Mondiale e del Nazismo

Dopo il successo riscosso lo scorso anno, è tornato in scena, in occasione della Giornata della Memoria, al Teatro Cometa Off di Roma, L’AMICO RITROVATO per la regia di Alessandro Sena con Alessio Chiodini, Marco Fiorini, Sara Morassut, Marta Porfiri, Sania Ricchi e Vittoria Rossi.

Tratto dall’omonimo libro REUNION di Fred Uhlman, edito in tutto il mondo con uno straordinario successo di pubblico e di critica, l’Amico Ritrovato racconta l’amicizia nata sui banchi di scuola tra Hans e Konradin, due ragazzi legati da una sincera e profonda amicizia, improvvisamente interrotta dalle leggi razziali, emanate da Hitler nel 1935 attraverso il Partito Nazionalsocialista. Un’amicizia vissuta nel periodo più buio della Storia, destinata a rimanere impressa per sempre nel cuore dei due protagonisti.

Le vicende sono ambientate a Stoccarda. Due sedicenni frequentano la stessa scuola: uno è figlio di un medico ebreo, Hans, l’altro è il rampollo di una ricca famiglia aristocratica, Konradin. Nonostante le differenze di classe, di cultura e di carattere, tra i due nasce una profonda amicizia, ben presto messa a dura prova dall’ascesa del nazismo. Finiscono così per perdersi, Hans lascia tutto e tutti e si trasferisce in America, provando a dimenticare quel pezzo di storia che ha visto milioni di persone morire. Non riuscirà a scordarsi del suo amico e l’intervista con la giornalista (Sara Morassut) richiamerà alla sua memoria la vivida immagine di Konradin. Hans riceve anche una lettera dal suo vecchio liceo tedesco grazie al quale, in un modo del tutto inaspettato, “ritroverà” Konradin.

Le vicende dei due amici sono rappresentate tramite un parallelismo e un sapiente gioco di luci e ombre. Da una parte c’è Hans che rievoca il suo passato durante l’intervista, dall’altra c’è Konradin che racconta la sua vita, i suoi sentimenti, la sua ideologia, l’ammirazione e poi l’odio per Hitler, il rapporto con la madre. Sullo sfondo, la storia della cantante Dora Gerson e di sua sorella Erna. Dora balla e canta, combatte fino alla fine per se stessa e per la sua famiglia, quando ormai è costretta a fuggire e a rinunciare alla sua carriera perché ebrea. Nessuno è più libero. Regnano solo il dolore e la devastazione.

Alessandro Sena firma la sua regia più intimista avvalendosi di un adattamento tratto dalla trilogia di Uhlman e scritto in collaborazione con Marco Tassotti. Uno spettacolo che per il terzo anno consecutivo torna al Cometa Off di Roma, dai forti contenuti simbolici e complice nella sua narrazione nel trasmettere l’importanza della memoria, per non dimenticare una delle pagine più violente e tragiche della storia dell’essere umano, causata dagli orrori del nazismo.

Una performance nella quale la parola, il movimento e la musica creano un forte impatto scenico dove i personaggi danno vita ad una suggestiva messa in scena che parla di un’amicizia speciale, come sentimento che unisce le persone e che riempie la vita. Lo spettatore è coinvolto per tutta la durata dello spettacolo, l’assenza di palcoscenico, tipica del teatro contemporaneo, rende ancora più forte la commistione e l’immedesimazione con la storia. Lo spettatore diventa personaggio.

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