
Con “Oculus-Spei” l’artista Annalaura di Luggo ci permette di compiere al Pantheonm un viaggio volto alla sensibilizzazione sulla disabilità attraverso un’emozionante installazione.
Roma celebra La Giornata Internazionale dei Diritti delle Persone con Disabilità
La data da tenere a mente è quella del prossimo 4 dicembre 2024 quando troverà spazio una potente espressione artistica al Pantheon di Roma. Sarà proprio in questo scorcio di eternità che troverà spazio Annalaura di Luggo per presentare la sua installazione Oculus-Spei.
Patrocinata moralmente dal Giubileo 2025 l’opera intende proporsi quale percorso simbolico e sensoriale che celebra la speranza, l’inclusione e la dignità universale, invitando il pubblico a riflettere sulla condizione umana attraverso la guida di persone con disabilità.
Un’arte che supera i confini, divenendo universale
L’opera, curata da Ivan D’Alberto con il coordinamento scientifico di Gabriella Musto, non intende andarsi a limitare ad una semplice estetica contemplativa ma si configura come un’esperienza trasformativa. Annalaura di Luggo intende andare ad utilizzare l’arte come lente critica che meglio possa svelare le contraddizioni della società contemporanea.
Spesso infatti la quotidianità resta intrappolata in omologazioni e luoghi comuni, che con tale installazione si intende sdoganare. L’arte qui vuole essere intesa come atto di resistenza culturale, diventando quindi un veicolo per aprire nuove prospettive, unendo la matrice cristiana del Giubileo, ad una visione laica e universale.
“Le cinque porte”, spiega l’artista, “sono forme enigmatiche che suscitano l’immaginario e offrono un’esperienza epifanica. L’arte diventa così una forza generatrice che accompagna l’uomo verso un percorso di conoscenza e speranza”.
Luce e speranza come chiavi simboliche
L’installazione a Roma trae ispirazione dal tema centrale del Giubileo espresso nell’affermazione papale Spes non confundit (La speranza non delude). Al centro del progetto ecco quindi che trova spazio la luce che filtra dall’Oculus del Pantheon e si trasforma in un fascio simbolico che illumina idealmente cinque Porte Sante.
Il pubblico in questa installazione viene coinvolto attivamente ed è chiamato a bussare a queste porte per intraprendere un viaggio spirituale guidato da “moderni Virgilio” – persone con disabilità che, trasfigurate dalla luce, conducono i visitatori verso una nuova consapevolezza.
Le cinque porte pertanto ecco che rappresentano i quattro angoli del mondo, richiamati dal logo del Giubileo, e culminano in una quinta Porta Santa aggiuntiva: il Carcere di Rebibbia, scelto da Papa Francesco come simbolo di redenzione e riflessione. Ed è proprio qui che per mezzo di un sistema di telecamere con gesture recognition, i visitatori si confrontano con la propria immagine, stimolati a un’introspezione profonda attivata dalla luce.
Un messaggio universale nel cuore della cultura
L’installazione va a sottolineare l’importanza dell’inclusione e della dignità, offrendo uno spazio di riflessione sull’uguaglianza. Attraverso l’interazione con persone con disabilità questo progetto artistico vuole frantumare le barriere fisiche e simboliche, rendendo visibile il valore della diversità.
“Oculus-Spei” sarà visitabile al Pantheon dal 4 dicembre 2024 durante i consueti orari di apertura del monumento. L’opera rappresenta non solo un momento di riflessione sul tema della disabilità, ma un invito per tutti a riconoscere nell’arte una forma di speranza, come ricordato dalle parole del pittore Gerhard Richter: “L’arte è una forma di speranza”.
Per visitare l’installazione sarà necessario acquistare il biglietto di ingresso al Pantheon. Da non perdere!