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#SindromeK, una storia vera basata su una “fake news”. Quando il bluff è utile per salvare 106 vite

Una fasulla epidemia biologica, per salvaguardare una vera epidemia morale

#SindromeK, una storia vera basata su una “fake news“. Quando il bluff è utile per salvare 106 vite. La Sindrome K è un “grafic novel” basata su una storia vera, scritto da Luca Blengino e David Goy, con i disegni di Alberto Pagliaro. Dal 2026 diventerà un fumetto e uscirà in Francia sulla copertina di Editions Glénat. Lo stesso Luca Blengino ha già lavorato ad una sceneggiatura in proposito, per sviluppare un eventuale film. Quando il bluff a volte si rileva l’elemento chiave per salvare centosei vite umane, una storia paradossale che fa leva su una “fake news”, nella quale dietro ad essa circondano molteplici vicissitudini, legate a malattie, a cure e a medici. Questi ultimi sono i protagonisti: hanno inventato una fasulla epidemia biologica, per salvaguardare una vera epidemia morale. Una sorta di “Resistenza Italiana”, un progetto crossmediale che narra una storia vera.

#SindromeK, una storia vera basata su una “fake news”. Quando mentire è per una buona causa

Si tratta dunque di una storia davvero accaduta: fatta di intrighi, inganni e menzogne. Elementi che procedono di pari passo per evidenziare un male, per combattere una battaglia: salvaguardare un’epidemia morale. Questa battaglia ha prodotto i suoi risultati, ha consentito di salvare centosei vite umane. Tutto parte a un evento di circa ottant’anni fa (16 ottobre 1943, periodo bellico) il Primario dell’Ospedale di Fatebenefratelli sull’Isola Tiberina, per tenere a bada le SS “inventa” (avvalendosi di uno staff capace di assecondarlo e di supportare una simile messinscena) una nuova forma di tubercolosi (la cosiddetta Sindrome K ndr), di cui erano stati infettati “presunti pazienti” (i citati centosei umani). In questo modo il Primario ha salvato centosei umani, destinati ad essere deportati. Sembra una storia di un film, ma tutto vero! Quando il bluff è utile per salvare centosei vite.

 

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