Giuseppe Angelino: chi è lo psicologo scolastico
Come promuovere il benessere psicologico e favorire un ambiente di crescita sano e positivo

Con anni di esperienza sul campo, Giuseppe Angelino – psicologo scolastico e psicoterapeuta – racconta in questa intervista cosa significa davvero prendersi cura della salute mentale, soprattutto nelle aule scolastiche. Un dialogo che mette in luce fragilità, bisogni inespressi e nuove risorse da attivare per costruire ambienti educativi più sani e consapevoli, non solo all’interno delle aule.
Giuseppe Angelino : si racconta
“Sono uno psicologo scolastico e psicoterapeuta con anni di esperienza nel supporto a bambini, adolescenti e famiglie. La mia missione è quella di promuovere il benessere psicologico e favorire un ambiente di crescita sano e positivo, sia a livello scolastico che personale. Come psicologo scolastico, mi occupo di supportare gli studenti nel superamento di difficoltà emotive, relazionali e di apprendimento, collaborando con docenti e famiglie per creare percorsi di sviluppo individuali che rispondano ai bisogni specifici di ogni ragazzo. Il mio obiettivo è favorire un ambiente scolastico inclusivo e sereno, dove ogni studente possa esprimere il suo potenziale senza paura di giudizio”.
Giuseppe Angelino Perché hai scelto questa professione, nello specifico?
“La mia scelta di diventare psicologo e psicoterapeuta nasce dal desiderio di comprendere profondamente le dinamiche umane e di poter offrire un aiuto concreto a chi affronta difficoltà emotive o psicologiche. Fin da giovane, mi sono sempre interessato al benessere mentale e al modo in cui le esperienze di vita influenzano il nostro comportamento e le nostre emozioni. Credo fermamente che ogni individuo abbia un potenziale inespresso, che può essere liberato con il giusto supporto, comprensione e strumenti adeguati”.
“Lavorando come psicologo scolastico, – prosegue Angelino -mi sono reso conto dell’importanza di intervenire precocemente, creando un ambiente in cui i ragazzi possano sentirsi ascoltati e supportati nei loro bisogni emotivi e di apprendimento. Lavorare a stretto contatto con le famiglie e gli insegnanti mi ha dato una visione ancora più chiara di quanto sia fondamentale creare una rete di supporto integrata. Essere psicoterapeuta inoltre, mi permette di accompagnare le persone in percorsi di crescita profonda, aiutandole a superare blocchi psicologici e difficoltà emotive che ostacolano il loro benessere. Ogni storia che incontro mi arricchisce e mi stimola a continuare ad evolvermi come professionista, con l’obiettivo di offrire un aiuto davvero significativo e mirato”.
“La mia attività di psicoterapeuta ad orientamento psicoanalitico modello intersoggettivo si fonda su un approccio che considera fondamentale la relazione tra terapeuta e paziente come spazio di esplorazione e trasformazione. Il modello intersoggettivo sottolinea come il processo terapeutico non sia unicamente il risultato di un’esperienza interna del paziente, ma un’interazione dinamica tra le soggettività del terapeuta e del paziente. Questo approccio permette di analizzare come le esperienze relazionali precoci, soprattutto quelle con le figure significative, influenzino la percezione di sé, degli altri e del mondo. Come psicologo scolastico ho ideato e attivato dal 2004 ad oggi sul territorio dei Castelli di Romani (Rocca Priora, Monte Compatri, Colonna, Grottaferrata, Marino, Ciampino) un servizio di psicologia scolastica. Invece come psicoterapeuta lavora presso uno studio di Roma e di Grottaferrata”.
La gestione delle difficoltà emozionali e comportamentali
“Anche nei primi mesi di vita, i neonati possono manifestare difficoltà legate al sonno, alla gestione dell’ansia o a forme di disagio. La psicologia dell’età evolutiva aiuta i genitori a comprendere meglio queste difficoltà, senza giudizio e con un approccio empatico. Le consulenze possono offrire strategie efficaci per affrontare comportamenti come il pianto inconsolabile, il rifiuto del cibo o la difficoltà a prendere sonno, aiutando i genitori a sentirsi più sicuri nelle loro scelte educative”.
Sviluppo emotivo e sociale del neonato
“I neonati, anche se non sono in grado di esprimersi verbalmente, iniziano a sviluppare un’intelligenza emotiva e sociale fin dalla nascita. Le consulenze psicologiche possono guidare i genitori nella comprensione di questi processi, favorendo un attaccamento sicuro e l’acquisizione di abilità sociali. Gli esperti possono consigliare su come promuovere la fiducia e la sicurezza del bambino, aspetti fondamentali per un sano sviluppo psicologico futuro”.
Il ruolo della comunicazione non verbale
“Un altro aspetto essenziale per i neogenitori -sottolinea Angelino – è la comprensione della comunicazione non verbale del neonato. I neonati, infatti, utilizzano principalmente segnali corporei, espressioni facciali e gesti per comunicare con i genitori. La psicologia dell’età evolutiva fornisce agli adulti le chiavi per decodificare questi segnali, consentendo di rispondere in modo più efficace ai bisogni del bambino. Ad esempio, riconoscere il momento in cui il bambino ha fame o ha bisogno di essere cambiato è un aspetto che richiede attenzione e sensibilità”.
“In sintesi, la psicologia dell’età evolutiva gioca un ruolo cruciale nel supporto ai neogenitori, aiutandoli a comprendere meglio i bisogni psicologici ed emotivi dei loro neonati. Le consulenze e le osservazioni fornite dagli esperti in questo campo sono strumenti preziosi che promuovono un attaccamento sicuro, una comunicazione efficace e un ambiente favorevole alla crescita del bambino. Il supporto psicologico in questa fase della vita non solo facilita la genitorialità, ma contribuisce anche a formare una base solida per un sano sviluppo psicologico del bambino, che influenzerà positivamente la sua crescita nelle fasi successive della vita”.
L’intervista completa su www.scarpellinilaura.it