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Debutta al Teatro di Documenti giovedì 8 maggio ore 20,45, Appunti sulla guerra di Troia e La caccia, due atti unici di Stefano D’Angelo che ci conducono ai margini estremi della condizione umana, là dove la verità si scontra con la finzione, la storia con il mito, il reale con il grottesco. Con la sua scrittura tagliente e visionaria, Stefano D’Angelo – autore prolifico della scena teatrale italiana tra gli anni Novanta e Duemila – torna con due testi che sembrano specchi distorti del nostro presente.

Appunti è l’ultimo in ordine di tempo. Pubblicato nel 2023 presso la casa editrice Lithos, si tratta, come lo definisce l’autore stesso, di un poema drammatico, un monologo lirico a tratti feroce, sarcastico, con un breve intermezzo dialogato tra il protagonista e due marionette. Il/la protagonista è un androgino, un guerriero troiano che riscrive la storia con impressioni raccolte e vissute direttamente sul campo, rivendicando la sua verità, una verità che oltrepassa il tempo e lo spazio e che investe il concetto stesso di guerra, in un tempo, il nostro degli anni venti del XXI secolo, a sua volta denso di svolte epocali inquietanti e ancora di guerre, batteriologiche, digitali, reali e virtuali, dove verità e fake combattono una guerra ancora più profonda.

La caccia ha un impianto più tradizionale. Pubblicato nel 2020 da Progetto Cultura, si ambienta invece in uno strano, vicino futuro, in cui due extraterrestri in missione cercano denti umani per nutrirsene. La Terra forse è in pericolo, rischia forse un’invasione spietata. Ma c’è un terzo personaggio, anch’esso ambiguo come quello di Troia, la cellula impazzita che scombina gli equilibri, che rovescia certezze e verità, in un gioco di maschere e di specchi, dove i cacciatori possono diventare i cacciati. Grottesco, straniante, irrisorio, claustrofobico, nonostante si ambienti all’aperto, La caccia affronta il tema del male assoluto e fa da preciso pendant ad Appunti sulla guerra di Troia, in un binomio apocalittico in cui D’Angelo colloca la sua contemporaneità.

 

Info:

ESULI DEL TEMPO due atti unici di Stefano D’Angelo

Orari:

giovedì, venerdì e sabato: ore 20,45 – domenica: ore 18:00

Biglietto:

Intero – € 15,00

Ridotto – € 10,00

Tessera – € 3,00

Teatro di Documenti

Via Nicola Zabaglia, 42 – 00153 Roma

Prenotazioni:

Tel. 06.455.485.78 – cell. 328.84.75.891

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