
Roma dei tempi andati è la cornice sbiadita di questa storia in cui troneggiano la fermata della Stazione Trastevere, in attesa di un treno dalla destinazione sconosciuta. Sarà l’avvio per un viaggio nella personalità di Nina in cui il candore apparente, profondi tormenti dell’anima.

Roma sul palco romano del Teatro Lo spazio, con Nina
Il palcoscenico del Teatro Lo Spazio accoglie l’affascinante spettacolo “Nina” scritto e diretto da Fabiana Dantinelli, in scena l’11 e 12 novembre. Questa coinvolgente performance racconta la storia di Nina, un personaggio immerso in una Roma che mostra un delicato fascino retrò , in cui prende posto anche una malinconica atmosfera, in bianco e nero.
La trama si sviluppa a Trastevere, una stazione confusa in cui una smarrita Nina cerca un treno, dalla destinazione sconosciuta, vaga. Il suo incontro con un giovane ‘Bambino’, che la vorrebbe accompagnare in un viaggio straordinario verso il “paese dei balocchi”, dà inizio a una narrazione ricca di emozioni e continui colpi di scena.

La personalità vera di Nina, man mano viene fuori
Inizialmente così riservata e titubante nei confronti del piccolo compagno di viaggio, Nina trasforma la ritrosia in una giocosa complicità. ecco quindi che si prende sempre più spazio un’interazione spettacolare tra i due. Ecco che l’allegria cede il passo a una svolta imprevedibile attraverso battute in romanesco e divertenti siparietti.
Il pubblico che viene continuamente coinvolto con battute e termini di un linguaggio di Roma ormai trapassato, può ascoltare di volta in volta anche canzoni portate alla notorietà da Gabriella Ferri. Il viaggio di Nina e Bambino attraverso le strade di una Roma attraversata dalle prime lotte operaie e dalle rivendicazioni femministe è funestato da strane presenze, voci e fantasmi.
Sul palcoscenico è tutto un susseguirsi di gag, batture romanesche e canzoni romane. Nel mentre però la storia della protagonista volge verso un epilogo inaspettato. Malgrado le smorfie e l’apparente leggerezza della protagonista ecco che Nina resta intrappolata nel suo passato doloroso e ostile, mentre la città si evolve intorno a lei.
L’opera si distingue per il modo in cui sfida il cliché delle donne che “hanno fatto la storia”, focalizzandosi invece sulle storie di coloro che, prima di loro, sono state inghiottite dall’ombra di un passato torbido e ostile. Nina potrebbe essere una di queste donne.
photo by @laurascarpellini
Nina coinvolge, emoziona e invita a riflettere
La protagonista incarna perfettamente una figura dimenticata, che ha vissuto nell’oscurità del vivido contesto storico. Il testo teatrale dell’opera si configura come un chiaro omaggio a “Notturno di donna con ospiti“, e alla discografia della grande Gabriella Ferri.
Sono proprio questi due elementi che messi insieme riescono a conferire un tocco di nostalgia e grande raffinatezza alla rappresentazione teatrale “Nina”.Il lavoro teatrale messo in scena sul palco del Teatro Lo Spazio, è sicuramente un’esperienza che coinvolge, esplorando il passato di una donna in una cornice di Roma in cui i veri protagonisti sono la storia e il mistero.
Un viaggio teatrale che invita a riflettere su quelle storie spesso dimenticate, celate nell’ombra della grande narrazione storica.