Klimt, Boccioni e Balla tra i protagonisti dell’appuntamento autunnale con l’Arte Moderna e Contemporanea di Finarte Mercoledì 5 dicembre 2018

Il Dipartimento di Arte Moderna e Contemporanea di Finarte è lieto di svelare il catalogo d’asta della sessione autunnale, in programma per mercoledì 5 dicembre 2018 negli spazi di Open Care (Frigoriferi milanesi) di Via Piranesi, 10 a Milano.
Il catalogo si apre con un’ampia sezione dedicata agli artisti del ‘900 dove spiccano alcuni esponenti di primo piano della storia dell’arte delle avanguardie europee. Si segnalano fra queste in particolare due disegni su carta di Umberto Boccioni, una grafite su carta gialla dal titolo Study for Bildinis Hermine Gallia’s portrait, 1903/1904 di Gustav Klimt e un intimo ritratto della moglie e della primogenita di Giacomo Balla dal titolo Elisa e Luce sul balcone, datato 1907-1908, proposto da Finarte con una stima di € 40.000-50.000 (lotto 30).
Finarte dedica uno spazio rilevante alle opere su carta, mentre una sezione del catalogo mette in evidenza un nucleo di Arturo Martini con tre ceramiche policrome del 1929-1930 provenienti dalla stessa collezione e due ceramiche di Lucio Fontana, Trasfigurazione del 1949 (stima € 40.000-60.000) la cui terracotta è stata modellata da Lucio Fontana e ceramicata da Ivos Pacetti nella sua fornace e un’altra ceramica dipinta di Fontana datata 1938, dal titolo Farfalla e conchiglia proposta con una stima € 30.000-40.000.
Nell’ambito della figurazione e del Novecento storico italiano si notano le opere di Gino Severini, Felice Casorati, tre pezzi di Filippo de Pisis, oltre a due sculture di Arturo Martini e una fusione in bronzo di Francesco Messina, Il pugilatore atterrato.
E’ da citare un nucleo di opere storiche di Renato Guttuso, Giuseppe Migneco e Bruno Cassinari, provenienti da una collezione privata di Mario de Ponti, appassionato sostenitore e noto collezionista del movimento Corrente. La seconda metà del catalogo propone opere pregevoli di alcuni protagonisti delle neo avanguardie italiane, che si servono della tela come materia pittorica. Tra questi spicca il top lot dell’asta: un inedito lavoro di Salvatore Scarpitta, bende e tecnica mista applicato su telaio in legno, Shut del 1961 (lotto 121-stima € 200.000-240.000). Di sicuro interesse per i collezionisti un’estroflessione bianca di Enrico Castellani del 1975, stima 160.000-180.000 € (lotto 130) e uno dei primi Volumi di Edoarda Emilia Maino, in arte Dadamaino, del 1959, stima d’asta € 50.000-60.000, accostato a una piccola scultura di Arnaldo Pomodoro a Lei dedicata.
Dagli artisti di Forma 1 a Emilio Vedova ed Afro Basaldella, passando per Schifano e Boetti fino a Nitsch ed Arman, è molto ampio l’orizzonte dei maestri proposti all’incanto in questa sessione.
Non mancano anche opere di artisti viventi: un neon di Joseph Kosuth, un Pinguino di Maurizio Mochetti, il lotto 196 di Gianni Piacentino, Frame-Vehicle Prototype del 1972; una Matassa di Alberto Garutti e una traforatura su poster di Stefano Arienti, artista del quale Finarte detiene ancora il record ottenuto in sede d’asta.
Esposizione fino a mercoledì 5 dicembre ore 10-18 presso Open Care – Frigoriferi Milanesi
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