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Roma, sul palco ospita la Contessa Di Castiglione.

Torna in scena a grande richiesta al Teatro Vittoria lo spettacolo scritto e diretto da Luca Gaeta, con Patrizia Bellucci e le musiche di Fabio Lombardi.

Sul palcoscenico di Roma ecco che un vecchio baule  fatto giungere presso un teatro cela al suo interno manoscritti, lettere, documenti e pagine di diario. Improvvisamente si alza un vento gelido e una nebbia sul palco mentre i fogli iniziano a volare in questa misteriosa atmosfera.

Si riesce a distinguere un’apparizione sovrannaturale con le sembianze di una donna che avanza lenta: è la Contessa Di Castiglione.

Questa donna inizia così la sua narrazione facendo rivivere allo spettatore avvincenti vicende storiche, politiche, personali e sentimentali. La vediamo nella sua ultima, misteriosa messa in scena Virginia Oldoini, la Contessa di Castiglione. Questa ci appare invecchiata, svanita, solitaria, oramai al limite della follia.

Attraverso la sua vicenda di donna bellissima, come venne definita, di “meravigliosa statua di
carne” dedita all’arte dell’amore, Virginia farà luce sul marchingegno di Cavour che la condusse
a sedurre Napoleone III, conquistandolo alla “causa Italiana”. Fu proprio così che si potè dare  l’avvio alla fondamentale alleanza che fece del piccolo Piemonte, il centro motore per l’annessione del resto d’Italia sfociando poi nell’unificazione nazionale.

Lei è la sola eroina che, per la nascita della Nazione donò gioia e seduzione  e non morti, come invece avvenne con conflitti disastrosi che si susseguirono. Oltre al passaggio storico,
verrà in luce la donna indipendente, senza mezze misure, colta, e proiettata già nel futuro. Una
donna che, con il culto della propria Immagine, venne immortalata in centinaia di scatti dal fotografo parigino Pierson, tanto da risultare essere così vicina agli attuali makers e agli influencers.

La Oldoini, dopo i quarant’anni, sentendosi ormai vecchia e inutile, decise volontariamente di
lasciarsi andare e di vivere da emarginata piena di livore verso l’ingrata Italia ufficiale che, non
solo non ne aveva riconosciuto e celebrato l’apporto decisivo all’Unità d’Italia, ma che ha sempre
cercato di sminuirne peso e valore.

Il volontario tramonto della Contessa è stato un dispetto rivolto a quanti non ne hanno voluto
riconoscere il valore. Scopriremo nel corso della performance teatrale che la Contessa di Castiglione era davvero considerata un personaggio scomodo.

Basti pensare che alla sua morte i servizi segreti italiani e francesi, si precipitarono nella piccola
abitazione nella quale si era ridotta, per rinvenire, e sequestrare, carteggi e corrispondenze
compromettenti per molti potenti e dinastie dell’epoca (fra cui Vittorio Emanuele, Napoleone III e Bismark).

Umberto I di Savoia re, al momento della morte della Oldoini, diede disposizione all’ambasciatore italiano di presenziare alle esequie, ma di non riportare la salma in Italia. Un chiaro segnale questo del pesante disagio dei Savoia verso una figura che, una volta usata, andava destinata all’oblio.

Ecco quindi che la vendetta di Virginia quindi sarà la verità. Verità che vivremo attraverso le sue parole, che ci urlano il suo desiderio di essere riconosciuta come donna libera e determinante nella storia ufficiale dell’epoca risorgimentale e di unificazione di una nazione.

Lo spettacolo scritto e diretto da Luca Gaeta con Patrizia Bellucci sarà in scena il 29 ottobre 2024 al Teatro Vittoria-Roma.

Imperdibile!

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