Grande successo di pubblico e di critica per “Il Natale di Harry” al Teatrosophia
La struggente storia di un uomo solitario, che si ritrova a fare i conti con il suo vuoto esistenziale durante il periodo natalizio
Andato in scena dal 16 al 19 gennaio 2025, al Teatrosophia a Roma, Il Natale di Harry, interpretato da Mauro Toscanelli, per la regia di Antonino Foti, ha riscosso un grande successo di pubblico e di critica. Numerosi applausi e una platea senza posti vuoti per un attore versatile e autorevole, in grado di dominare la scena, di immedesimarsi nel personaggio e nel suo male: la solitudine. Un’interpretazione magistrale e una recitazione del tutto naturalistica con una regia in grado di rappresentare un tema e un testo – quello di Steven Berkoff – ancora molto attuali.
Il Natale di Harrry ha aperto la seconda parte di stagione di Teatrosophia, regalando emozioni forti e riflessioni altrettanto intense. Il testo e lo spettacolo sono profondamente toccanti, esplorano appunto, come accennavamo, il tema della solitudine, del disagio interiore e dell’alienazione durante il periodo natalizio. Scritto con la tipica forza e intensità dello stile di Berkoff, il monologo o dialogo interiore del protagonista, Harry, offre una riflessione amara e ironica sulle aspettative sociali legate al Natale.
Harry è un cinquantenne fortemente attratto da una parodia di vita, priva di sentimenti e ricca di egoismo. Un uomo solo, senza una compagna, senza amici, ha solo la mamma, anziana, che è ormai per lui più un peso che un legame importante. Si è chiuso al mondo intero, ma non sta bene in questa dimensione, seppur sia incapace di uscirne. Mancano quattro giorni al Natale e la paura di restare in completa solitudine, lo porterà ad analizzare tutta la sua esistenza. C’è in lui ancora un grillo parlante, una parte di sé recondita e tenuta a bada, che lo sprona, a volte saggiamente altre con cinismo. Harry vorrebbe cambiare la sua vita, trovare qualche amico con cui brindare alla viglia, recuperare un amore perduto, ma ormai non ha più il coraggio, è vittima di se stesso, sopraffatto dai suoi stessi timori. E’ l’uomo contemporaneo, chiuso in se stesso, incapace di aprirsi. Nessuno si preoccupa per lui, se non la madre. Circondato da un mondo senza umanità, il protagonista coinvolge il pubblico, che partecipa con empatia in una sorta di terapia e riflessione collettiva. Il teatro diventa catartico e salvifico .
L’attore è messo a dura prova fisicamente, un monologo di quasi due ore, un palcoscenico che gestisce da solo, in lotta con se stesso, utilizzando anche le mani come fossero marionette per dialogare con la sua coscienza. Il colore non esiste, solo bianco e nero con un gioco di luci che asseconda gli alti e bassi umorali di Harry.
Ad accompagnare la rappresentazione, una colonna sonora molto varia, da “La vita” di Shirley Bassey ad “I’ve got a crush on you” di Frank Sinatra e Barbra Streisand, dalla canzone per bambini “Mamma tutto” fino a “La cura” di Franco Battiato.
L’epilogo è inevitabile: nessuno si salva da solo.
Brevi Biografie degli Artisti
ANTONINO FOTI
Laureato in scienze della comunicazione, dal 1976 aiuto casting director presso l’agenzia Saatchi & Saatchi. Si laurea presso Actor’s Studio in storia del cinema, regia, recitazione, fotografia Assistente di Susan Strasberg presso C.S.A. casting dal 1981 al 1999
Direttore ufficio casting Rai 2001/2007
Tra i molteplici lavori in teatro, cinema e televisione, ha già curato in passato la regia, l’adattamento e la scenografia di “IL NATALE DI HARRY” (1998-2008).
MAURO TOSCANELLI
Attore, autore, regista teatrale e insegnante di Dizione e Tecniche di Narrazione. Negli anni ’90, presso il “Centro Internazionale Alberto Moravia”, studia Recitazione e Dizione con l’attrice Masaria Colucci e Drammaturgia Contemporanea con Dacia Maraini, perfezionando poi la sua formazione biennale presso il “Centro Jerzy Grotowski” a Pontedera. Ha collaborato, tra gli altri, con Fabio Cavalli, Giancarlo Sepe, Giuseppe Patroni Griffi, Roberto Bencivenga, Elena Sbardella, Mamadou Dioume, Alessandra Fallucchi, Paolo Orlandelli, Turi Ferro, Danny Lemmo, Mario Piazza, affrontando sia il repertorio classico (Ovidio, Shakespeare, Molière, Ibsen) che contemporaneo (Calvino, Pirandello, Beckett, Ionesco). Ha lavorato, tra gli altri, presso il Teatro Piccolo Eliseo e Teatro Quirino in Roma, Teatro Civico di Vercelli, Teatro Stabile di Catania, Teatro Romano di Gubbio, Teatro Traetta di Bitonto. Nel 1996 gli viene riconosciuto il premio come miglior attore esordiente presso il Città Ducale Festival con la pièce “Un pezzo di monologo” di Samuel Beckett. Nel 2020 vince il premio come miglior attore per lo spettacolo “Occhio al cuore” di Emiliano Metalli (premio assegnato anche come miglior corto teatrale) nell’ambito della rassegna Idee nello Spazio realizzata presso il Teatro Lo Spazio in Roma; sempre come migliore attore per lo stesso spettacolo viene premiato all’interno del Concorso Nazionale Corti Teatrali nell’ambito della IX edizione della rassegna “On Art” svoltasi nel 2023 presso il Teatro San Prospero di Reggio Emilia. Nel 2020 è stato pubblicato il suo primo romanzo “Requiem per tre frammenti”.