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L’ITALIA CHIAMÒ: SU GOOGLE IMPENNATA DI RICERCHE SULLE DONAZIONI

Da quelle di Vieri e Insigne all’iniziativa di Lavazza e Berlusconi. Il boom ha riguardato anche la voglia di informarsi sulle donazioni del sangue

Il Coronavirus riflette i suoi effetti anche su Google dove negli ultimi sette giorni si è registrato un grosso picco di ricerche sulle donazioni. Un verdetto che emerge da una ricerca condotta da AvantGrade.com, agenzia di search marketing fondata da Ale Agostini.

L’indagine si riferisce agli ultimi sette giorni e conferma la grande voglia di solidarietà degli italiani. Si cerca il donatore o colui che dà vita ad una raccolta fondi come nel caso di Bobo Vieri, che ha registrato un’impennata molto importante al pari di quella di Cristiano Ronaldo e Insigne.
Anche Silvio Berlusconi, con la sua donazione record delle ultime ore, ha catalizzato l’attenzione degli italiani, che sono corsi su Google per approfondire la notizia.

Ma è sui trend di ricerca assoluti che emerge la voglia di contribuire alla lotta contro il Coronavirus. In qualsiasi forma. Ecco quindi gli enormi picchi su query associate quali “donazioni sangue”, “donazioni coronavirus”, “donazioni ospedale”.  Se si guarda alla territorialità, Lombardia e Lazio sono le regioni più interessate, seppur in maniera differente: nel primo caso si cercano diversi destinatari di donazione (ospedali, iniziative di sportivi o Vip), nel secondo le ricerche sono fortemente incentrate sulle modalità di donazione del sangue.

Gli italiani confermano ancora una volta il desiderio di contribuire per mettere alle spalle l’emergenza. La ricerca di AvantGrade.com lo dimostra, così come conferma quanto sportivi, personaggi dello spettacolo e grandi nomi dell’imprenditoria possano essere preziosi per sensibilizzare ancor di più l’opinione pubblica.

“Ancora una volta Google si conferma termometro dello stato d’animo degli italiani” – commenta Ale Agostini, autore Hoepli e direttore di AvantGrade -. “È un momento delicato e sono in tanti quelli che hanno voglia di dare una mano per uscire dall’emergenza. I dati sulla territorialità ci mostrano anche i differenti umori da regione a regione ma è chiaro che il desiderio di rendersi utili è univoco”.

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