
La seconda giornata degli Europei di Calcio #Euro2020 ha offerto il derby britannico tra Inghilterra e Scozia nel magico scenario di Wembley di Londra. La partita nei 90 minuti totali ha offerto poco o nulla, ideale per dormire insomma. Per chi soffre di insonnia, bastava sintonizzarsi su Ra1 o su Sky dalle 21 di venerdì.
Uno spettacolo soporifero che ha smentito nettamente quanto ci si aspettava, specialmente per la rivalità che scorre tra inglesi e scozzesi. Il mancato spettacolo in campo è compensato con quello offerto dai tifosi scozzesi a fine match, pulendo quanto sporcato all’interno dello stadio e all’esterno.
Una bella immagine di igiene e ambiente, che raramente si vede nella vita in generale e tra tifosi che amano lo sport, in questo caso il calcio. Che sia di esempio in tutto il mondo e negli altri stadi dove si disputa il torneo europeo itinerante – inedito – e che non sia, come sovente capita, un caso isolato.
È un messaggio forte che non deve stupire, è questo il discorso principale, il punto cardine su cui puntare e basarci: rispettare l’ambiente. Io sporco? Io pulisco. Questo deve essere il motto, il mantra essenziale per non essere etichettati come chi non rispetta l’ambiente o peggio come chi non lo considera affatto.
L’indifferenza, il menefreghismo purtroppo ancora primeggiano e c’è un folto gruppo di persone sorde e cieche che non sente e non vede dolosamente. Siamo qui a elogiare il gesto dei tifosi scozzesi, quando dovrebbe essere la normalità, invece lo raccontiamo stupiti e meravigliati.
Già questo ci fa riflettere, dovrebbe essere routine in qualsiasi luogo e in qualsiasi contesto. Chi sporca intenzionalmente dimostra che si comporta così anche nella propria dimora e nella vita in generale. Gli scozzesi ci rammentano e ci insegnano che bisogna agire così sempre e non è un discorso di circostanza come sembra.
Iniziamo a comportarci come gli scozzesi da oggi e sempre, forse non sarà più notizia come lo è ora quanto compiuto da loro nella serata di venerdì. È doveroso battere su questo tasto: rispettiamo l’ambiente. Non gettiamo la carta a terra se stiamo per strada, mettiamolo in tasca o in borsa e la cestiniamo a casa. Si chiama civiltà.
Alfonso Infantino
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