Non esiste una cura per eliminare le malattie genetiche, o forse si?

Quando menzioniamo l’aggettivo genetico, è quasi istantaneo alludere ai problemi e alle malattie connesse, dannose per l’organismo umano, fino a intaccare severamente la salute. Un grattacapo non da poco che oltre a generare un malessere fisico e anatomico, causa anche quello mentale.
La scienza – come ha sempre rammentato Piero Angela – è l’unica disciplina in grado di sgominare ogni enigma e di eliminare ogni paura paventata, per una malattia che alla distanza emerge e assorbe anche la nostra testa, ormai in balia di questo macigno che pesa tantissimo e ci abbatte del tutto.
Recentemente si è scoperto come eliminare geni difettosi, i quali provocano appunto malattie genetiche. Al momento sono ignare terapie adeguate su come venirne a capo, ma questa cura – CRISPR-Cas9 (Clustered Regularly Interspaced Short Palindromic Repeats) – sembra aver trovato il bandolo della matassa.
La tecnologia è da anni che detta legge su ogni campo – la socialità stessa avrebbe un problema bello grosso – è protagonista pure in questo caso, creando un sistema – l’acronimo citato prima – il quale unisce due elementi: un enzima ritaglia i geni (Cas) e un RNA che guida lo stesso enzima su come ritagliare i medesimi geni.
Ricordiamo che l’RNA è un vettore che guida le cellule su come generare proteine. Non è necessaria che la cellula sia vegetale o animale, conta relativamente, perché sarebbe ugualmente modificata geneticamente. Già si è provveduto a testare questa cura sull’uomo, eliminando proteine anomale.
Una cura che individua il DNA estraneo formato con piccoli geni susseguenti pronto a intaccare quello nostro, quello buono. Una volta avvistato, si elimina e soprattutto permette di non replicarsi, una minaccia ben peggiore. Perché se si replica, l’organismo è danneggiato pericolosamente e si aggrava velocemente.
Il responso positivo del test è un indizio che la cura funziona. Ora tocca la prova che è davvero efficace: testarlo ancora. Se il semaforo segnala sempre la luce verde, significa che si può andare avanti per questa strada, che è quella giusta. La strategia non cambia mai: vincere contro le malattie. Non esiste un’altra tattica.