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L’associazione Plastic Free a Sala Consilina per fare la differenza

Il 19 marzo è la giornata dedicata ai papà, ma il 19 marzo di quest’anno in una parte dell’Italia si dedica a qualcosa di fondamentale, che in molti dovrebbero quantomeno emulare. In una scuola di Sala Consilina – paese non solo noto dunque per l’autogrill sull’autostrada – è stata la giornata dedicata all’ambiente.

La scuola in questione si chiama: “Marco Tullio Cicerone”, ha organizzato assieme all’associazione Plastic Free l’evento. Evento che ha coinvolto ragazzi del secondo anno, apprendere quanto è vitale prevenire, curare l’ambiente, evitare che s’inquini e soprattutto come è necessaria oggigiorno la raccolta differenziata.

L’associazione Plastic Free – dal nome si evince già qualcosa – s’impegna a inculcare alle scuole e ad altri luoghi dove insegnare è di norma, come sia di importanza estrema, eludere di consumare troppa plastica. Quest’ultima è la principale criptonite dell’ambiente, colei che spiana la strada a Lex Luthor: inquinamento.

Quindi spetta a noi essere i Clark Kent della situazione, per vivere in un contesto sociale migliore, respirando aria pulita. Non deve essere solo un discorso di circostanza, ma dobbiamo assimilare bene quanto l’associazione Plastic Free ci insegna, attraverso la sua incondizionata perseveranza.

L’appello di Plastic Free consiste nell’esortare i ragazzi della scuola “Marco Tullio Cicerone” e di tutte le altre scuole, ad astenersi dal comprare bottiglie d’acqua di plastica, sostituendole in una modalità ben più ecologica: comprando e donando depuratori d’acqua agli istituti. Qualsiasi studente si riempirebbe la sua borraccia.

Ne giova un ambiente più pulito, meno tossico e meno inquinante per tutti noi che lo viviamo quotidianamente. I ragazzi così imparano cosa significhi evitare di sprecare, di consumare materiale che può nuocere la loro salute, l’ambiente circostante e il prossimo in generale. Bisogna disciplinare il prossimo medesimo.

È lui l’antagonista principale dell’ambiente; fin quando non si comporta nella maniera più giusta e più corretta, rappresenterà sempre una mina vagante per l’ambiente e per tutti noi. È sacrosanto sensibilizzare i ragazzi delle scuole su questo tema, ma occorrerebbe educare anche gli adulti. Un’infarinatura non guasta.

 

Alfonso Infantino

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