
Ci sono molteplici iniziative per agire in favore dell’ambiente, a bizzeffe. Basta toccare con mano la vicenda, spiegarla e sensibilizzare il tema in modo accurato e meticoloso. Non è pignoleria come sembra, ma educare il prossimo su come comportarsi.
L’incuranza, il menefreghismo, la dolosa disattenzione sono all’ordine del giorno: si scende dal proprio condominio e troviamo sul marciapiede spazzatura di ogni genere. Se ci fosse più serietà e meno superficialità, si eluderebbe che questa circostanza perduri ancora.
In questi giorni tra le principali kermesse cinematografiche italiane e internazionali – se non quella principale del nostro stivale – al Giffoni Film Festival è stato dedicato uno spazio anche per quanto concerne l’ambiente. Dunque, non solo il cinema è stato protagonista, ma anche altro.
Uno spazio in cui chi era al microfono interloquiva con una platea di persone, ma stavolta non formato da un pubblico adulto: ragazzi e bambini. Il tema era il seguente: come effettuare la raccolta differenziata, nel rispetto dell’ambiente in cui viviamo. Un momento particolarmente significativo.
Il Green Game – così definito da chi ha organizzato – è stato fondamentale. Giusto che si discuta e si dibatta anche dell’ambiente, un tema quotidiano e sempre attuale. Per non rendere troppo pesante il format, i ragazzi sono stati messi in prova: dove depositare i rifiuti, come conferire gli imballaggi.
Sono stati divisi in squadra e ognuno disponeva di risponditori wireless, una gara a chi rispondeva prima alla domanda posta. Il format è stato creato in collaborazione di: Consorzi Nazionali per la Raccolta, il Riciclo, il Recupero degli Imballaggi, Cial per l’alluminio, Comieco per carta e cartone.
Corepla per la plastica, Coreve per il vetro e Ricrea per l’acciaio. L’evento ha raggiunto lo scopo: sensibilizzare i giovani su temi legati all’attualità, come rispettarli. Il tutto senza essere troppo esigenti, ma divertendosi e competendo tra loro a verificare chi aveva appreso di più su quanto assimilato.
Appagati e raggianti i ragazzi, i quali si sono distratti un po’ e trascurato un attimo quell’elemento che ormai è un chiodo fisso: il cellulare. E questo discorso vale pure per gli adulti. Gli adulti – i genitori dei ragazzi – anch’essi soddisfatti, hanno approfittato dell’evento per incamerare altre nozioni.
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