Aurelia Nudda oltre la Sardegna: la sua arte arriva a New York
L'artista raccogliere nuovi consensi con la sua ultima personale "La potenza delle emozioni nell’identità femminile". Osannata dalla critica la su fama ormai attraversa mari e oceani. Conosciamola meglio.
Aurelia Nudda è un vero talento nell’arte, a 360° che non perde mai occasione per esprimere tutta la sua passionalità di donna, in ciò che crea. Nella sua ultima mostra personale tenutasi dal 23 al 28 giugno scorso preso il Refettorio dell’Arte di Corso Umberto a Olbia, l’artista sarda ha messo a nudo tutta la sua potenza creativa, nell’esprimere le emozioni insite nell’identità femminile.
Riconoscimenti e critiche per la forza della donna: Vittorio Sgarbi ne rimane stregato
Aurelia Nudda suscita stupore, consensi ed emozioni forti, ogni qualvolta che le sue opere vengono presentate al grande pubblico. La sua dirompente carica espressiva pone la donna sempre al centro dell’azione. Immancabile poi i rimandi alla potenza della tradizione sarda, così come ai guizzi istrionici della modernità. La donna è spogliata e vestita, raccontando di sé e della storia millenaria di una Sardegna in divenire.
La bella artista olbiese ha suscitato l’interesse della critica di settore, tra cui anche quello di Vittorio Sgarbi. Tanto che alcune sue opere sono numerate e archiviate per una collezione privata del famoso critico d’arte. Si deve aggiungere poi che Sgarbi non si è fatto di certo sfuggire l’occasione di tributarle un giudizio di assoluto valore, per l’opera S’Accabbadora.
Bio dell’artista
Aurelia Nudda, nasce a Nuoro classe 1979, ma cresce a Bono, nell’entroterra sardo. Anni dopo si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Sassari, laureandosi in scultura a pieni voti. Fino all’età di 30 anni vive creando le sue opere in una piccola bottega d’arte, per poi giungere in Costa Smeralda, dove espone e realizza alcune tra le sue opere più belle Da quel momento la sua vita si svolgerà soprattutto in Gallura, dove tra le tante attività in essere, si dedicherà anche ad insegnare pittura e scultura ai diversamente abili e ai detenuti.
L’arte, secondo l’artista, “non dev’essere concepita unicamente come oggetto ornamentale e indiscutibilmente di cultura, ma anche come importante mezzo di comunicazione e di aiuto verso gli altri e verso noi stessi”.
In breve tempo giungono i primi riconoscimenti al lavoro artistico di Aurelia Nudda, con prestigiosi riconoscimenti che le permettono di espandere la sua fama in tutta la Sardegna oltrepassando il mare ed esponendo a Venezia, Bassano Del Grappa, Genova, Palermo, Monreale, Milano, Bologna, Roma, Ferrara, fino a varcare i confini anche della penisola arrivando a Bucarest, Bruges, Barcellona, Parigi, New York, Bruxelles.
Il mondo della critica parla di Aurelia Nudda: Levi e Rebuzzi
Paolo Levi “Ciò che colpisce nelle opere di Aurelia Nudda, scultrice e pittrice, è proprio il suo potere, quasi magico, di infondere nelle sue composizioni la potenza delle emozioni, della profondità e sonorità del suo io, di saper entrare e leggere la realtà che la circonda ed in cui vive. L’arte nel suo caso é in grado di veicolare sensazioni e riesce ad incidere nell’animo del fruitore un’immagine di forza, di armonia, di spontaneità “.
Marco Rebuzzi ” Le opere di Aurelia Nudda possono essere viste come un repertorio di soggetti filtrati dalla mente e dalla sensibilità dell’artista ed espressi tramite un disegno accurato e raffinate scelte cromatiche, impostate su delicati giochi tonali. Sono narrazioni visive concepite per esplorare l’interiorita’ dei personaggi,raffigurati simbolicamente su sfondi informali e indefiniti per sottolinearne la dimensione emblematica che travalica le contingenze del reale. L’aura romantica che pervade queste opere esprime un messaggio di amore profondo per la vita in tutte le sue sfaccettature”.
Il mondo della critica parla di Aurelia Nudda: Carlino, Crespi
Serena Carlino “La sua arte è frutto di passione, ricerca, talento, racconta le sfaccettature della sua anima. Ci insegna ad andare oltre, a percepire l’emozione che si nasconde dietro la rappresentazione estetica e ci racconta il mondo nelle sue infinite sfumature. Mi ha regalato spunti di riflessione dando voce ai più profondi silenzi, la possibilità di evadere talvolta, attraverso un linguaggio artistico personale, un perfetto compromesso tra tecnica, tradizione e innovazione”.
Angelo Crespi ” Una predilezione per le tinte cupe- accese da rossi improvvisi- scandisce il lavoro di un’artista dalla forte connotazione drammatica. E se il mito è raccontato da una Medea sconvolta sui corpi dei figli da lei stessa uccisi, la narrazione di un incendio si trasforma in una visione apocalittica di visi urlanti,graffiati sulla tela con un gesto duro e immediato.
Immancabile Vittorio Sgarbi, grande fan del fermento sardo
Vittorio Sgarbi sull’opera “S’Accabbadora”presente nel suo catalogo”Porto Franco” scrive:”Secondo le tradizioni sarde, l’Accabbadora era una donna vestita di nero, invitata a porre fine alle sofferenze di un malato grave per accompagnarlo nel suo viaggio verso l’aldilà. Nudda, attraverso la forza espressiva dei chiaroscuri e delle tonalità cupe, riesce sapientemente a mostrare la mesta consapevolezza del personaggio, la cui sapienza traspare dallo sguardo, dalla bocca e persino dalle mani che schiudono il velo.”
Aurelia Nudda si racconta: come nasce la passione per l’arte?
Incontrare la talentuosa donna che attraverso l’arte riesce a comunicare tutta la forza, il temperamento e la dignità della sua terra, è sempre una bel momento. Al nostro incontro esordisce con un magnifico sorriso che la dice lunga sulla sua bellezza interiore: “La mia passione per la pittura è nata da sempre. Credo fortemente che l’arte intesa proprio nel vero senso quindi di Belle Arti, di fare, di creare, nasca con te. Non ho avuto un momento in cui mi sia realmente svegliata artista. Sono proprio convinta di questo come qualsiasi altro tipo di dono è un qualcosa che veramente si riceve. Arriva nel momento in cui vieni messo al mondo. Certo poi ovviamente col tempo s’impara, si scopre la strada personale. Giungerà un proprio segno distintivo che nasce con te, e poi si manifesta. Ad esempio all’accademia ho dato un solo esame di pittura. Nel mio caso appunto sono laureata in scultura ma adoro la pittura, allo stesso modo della scultura”.
La crescita artistica
Per l’artista sarda le soddisfazioni non hanno tardato ad arrivare, così come i numerosi riconoscimenti, e tanta considerazione, tra gli addetti ai lavori. “La mia più grande soddisfazione artistica è che le mie opere girano tanti luoghi, che non avrei mai immaginato. Sono riuscita ad oltrepassare il mare della Sardegna – prosegue emozionata Aurelia Nudda – toccando prima l’Europa, arrivando poi fino a New York. Ecco che le mie opere comunque arrivino ovunque è una soddisfazione immensa, bellissima. Mi sento di dire da sempre che è il mio è uno stile unico e inconfondibile che si distingue sempre”.
“Le mie opere si riconoscono anche non leggendo la firma che appongo, e ciò mi fa veramente onore. mi viene comunicata sia dalle persone comun, che dai critici galleristi. Ecco questo mi riempie di orgoglio, perchè ho fatto sempre ciò che sento, rifiutandomi di cadere nel commerciale, solo per compiacere alla massa”.
Emozioni dall’ultima esposizione olbiese
A luci ormai spente di questa sua ultima fatica artistica olbiese, l’artista ancora una volta manifesta tutta la sua gioia e grinta espressiva: “Questo nuovo progetto è stato una piacevolissima sorpresa, che mi ha emozionato tantissimo. Tutto è nato da un’idea di Daniela Cittadini, in qualità di direttore artistico del Mad e delle associazioni FIDAPA BPW Italy sezione di Olbia”.
“Proprio a queste straordinarie associazioni devo l’organizzazione di questa mia personale ad Olbia, tutta dedicata alla donna. Infatti questa è proprio la figura fondamentale, ricorrente nelle mie opere. La figura della donna, la sua forza e il suo potenziale sono stati i temi della mia personale”. Aurelia Nudda si emoziona tutt’oggi, rievocando il lavoro, l’allestimento, l’affluenza del pubblico e i favori della critica, a questa sua recente avventura artistica.
Consigli per avvicinarsi al mondo dell’arte pittorica
Quando si entra in contatto con una personalità dallo spiccato talento artistico come lei, si rimane affascinati dalla luce che si coglie nello sguardo di chi in un’opera c’ha visto tutto un mondo. Il susseguirsi di emozioni, frustrazioni, gioia e impeto nel creare, sono stadi creativi, difficili da tramutare in concetti, in parole. Volendo carpire un consiglio artistico da parte di Aurelia Nudda su come avvicinarsi attivamente all’espressione creativa, ecco il suo pensiero: “ Un consiglio da parte mia a chi intenda avvicinarsi al mondo dell’arte? Beh la pittura ritorno un po’ a quanto già detto, non è un qualcosa di semplice”.
“Non ci si sveglia al mattino, con l’intento di dipingere un bel quadro – prosegue la talentuosa artista. – Oggi purtroppo in tanti fanno dei semplici scarabocchi, col fatto magari di proporre dell’arte concettuale, informale. Ma non è così che funziona. Tutto nasce secondo me dal proprio il talento. Nasce poi con lo studio, con la maturità che ovviamente apporta la consapevolezza di capire cosa si vuole, e dove vuoi stare. Poi si cerca di comprendere – prosegue l’artista – in quale corrente artistico ci si senta più affini. Qui non si può barare. Simulare gli altri nell’arte non gratifica affatto, anzi, sminuisce.”.
Aurelia Nudda s’infiamma quando ci dice che quando si sta percorrendo la giusta intuizione “senti il tuo cuore le tue mani che vanno da sole. Si, è molo difficile da spiegare a parole. Il mio consiglio è quello seguire sempre la propria passione, rincorrerla e portarla avanti credendoci sempre fino in fondo. Non sarà facile ma bisogna rincorrere i propri sogni, di qualsiasi genere essi siano”.
Uno sguardo verso il futuro
Aurelia al momento si sta godendo le soddisfazioni dei progetti artistici, portati brillantemente in porto. Ma la sua creatività non vuole di certo saperne di prendersi un momento di stasi: “Prossimo progetto? Al momento niente di certo, anche se il mio obiettivo principale è sempre quello di poter girare il mondo con le mie opere. Ci sto già lavorando su. Il mio sogno è quello che la mia arte arrivi a tutti, a chiunque. Preferisco di gran lunga le persone semplici, che non per forza hanno chissà quale ricchezza materiale. Per me il fine ultimo è che più gente possibile si possa avvicinare alle mie opere. Mi sento davvero tanto tanto felice e grata quando le persone normali con stipendi normali si innamorano delle mie opere, piuttosto che farmi apprezzar solo dalle categorie più in, con patrimoni da capogiro. Sono consapevole che talvolta la mia quotazione così alta possa spaventare qui intenda possedere una mia opera. Spesso poi con chi pensa di non potersi permettere un mio quadro, faccio di tutto affinché queste persone riescano ad avere la mia l’opera, con ina contrattazione ragionevole. Si trova sempre un punto d’incontro, in questo senso”.
Lasciamo Aurelia Nudda certi che la ritroveremo in una nuova situazione artistica, appagante e ricca di nuovi sviluppi. All’appello mancano ancora le gallerie d’arte dell’Estremo Oriente, con nuovo pubblico da affascinare con il talento e l’impronta tutta sarda.
@phbarbaramulas
www.aurelianudda.com
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