
Il Comune di Arzachena, famosa cittadina della Costa Smeralda, finanzia una produzione teatrale originale firmata dal noto scrittore, poeta e drammaturgo sardo Bernardo De Muro dal titolo “Il Custode della follia”. l’attività culturale si pone tra quelle più diffuse e interessanti, nel panorama culturale sardo, durante tutto l’anno.

Costa Smeralda d’inverno: fermento culturale e spazio al teatro
Il monologo a due voci, come descritto dall’autore e interprete dell’opera, è un’anteprima che andrà in scena all’Ama – Auditorium multidisciplinare Arzachena il 21 dicembre 2023, alle 20:30, con la collaborazione della compagnia teatrale studentesca I Moscìli. I ragazzi coordinati dalla docente Angela Pisutu, del liceo scientifico Falcone e Borsellino, faranno da comparse accanto ai protagonisti Bernardo De Muro e Pietro Orecchioni. Gli interventi musicali sono a cura del violoncellista Luca De Muro, mentre la regia è di Stefano Di Franco. Il progetto è promosso dalla delegata alla Cultura, Valentina Geromino.
L’amministrazione comunale grande promotore della cultura
“Quest’opera teatrale nasce grazie alla collaborazione con un personaggio di grande carisma ed esperienza del mondo della cultura, qual è l’autore Bernardo De Muro. L’iniziativa vuole essere un omaggio di alto profilo per la città di Arzachena, che ospiterà un’anteprima assoluta e vedrà coinvolti, in un importante momento di crescita e formazione, i giovani della compagnia teatrale I Moscilì” Questo è ciò che afferma Valentina Geromino, delegata alla Cultura del Comun e di Arzachena.
“Gli studenti avranno l’opportunità di vivere con un approccio professionale tutte le fasi di una vera e propria produzione teatrale: dalla selezione delle comparse, alle prove, alla realizzazione di scenografie e costumi. Il lavoro sarà documentato con foto e video per creare materiale multimediale grazie a cui divulgare il progetto e accrescere la comprensione del mondo del teatro tra i ragazzi e la comunità“. Così conclude la delegata comunale da sempre attiva promotrice del fermento presente sul territorio, riguardante le diverse discipline artistiche.
Ancora una volta il Nord Sardegna protagonista nella cultura e nel fermento creativo che coinvolte le diverse espressioni artistiche, senza conoscere stagionalità.

Quando la follia si trasforma in espressione artistica
L’arte oratoria e il talento nell’uso della parola di De Muro si trasformano sul palco in 75 minuti di dialogo sulla “salubrità della follia” intesa come motore di creatività e madre di opere geniali tra i grandi maestri dell’arte, della musica e della letteratura.
“Spesso derisa, osteggiata e non compresa, la follia riveste un ruolo importante nella vita dell’uomo – spiega Bernardo De Muro -. La pazzia determina il suo sé, la follia orienta il possibile, il verosimile, ciò che nasce dall’esperienza e non dai dogmi, o dalle regole unidirezionali. Senza un briciolo di follia si semina poco e male, e i frutti saranno quel che saranno: pochi e acerbi. In questo mio lavoro ho voluto creare un personaggio immaginifico, e un poco sognate, a cui ho dato il compito immane, ma stimolante, di gettare il seme di una sana e utile follia nel futuro delle nuove generazioni. Le strade dell’educazione sono numerose e il teatro è una di queste, un luogo in cui disciplina e impegno sono basilari”.