Sardegna, Saboris Antigus 2023: è record di presenze

In Sardegna la decima edizione del Saboris Antigus 2023 in Sardegn ha registrato un record di presenze nelle sue prime tappe. La manifestazione enogastronomica e culturale, tenutasi a Trexenta e Sarcidano, ha coinvolto i borghi di Gergei, Selegas e Serri rispettivamente il 29 ottobre, il 5 e il 12 novembre 2023. L’entusiasmo e la partecipazione straordinaria promettono emozioni intense anche per le prossime sei tappe dell’evento.

Sardegna oltre la stagione estiva, c’è ancora  tanto da offrire

Ancora una volta la Sardegna è la protagonista di eventi culturali, oltre la sua tradizionale stagione estiva. Durante Saboris Antigus 2023, tre borghi unici hanno svelato la loro ricca storia e le straordinarie tradizioni locali. L’evento ha permesso a tutti i visitatori, di partecipare ad un’autentica immersione in un mondo dove sapori e racconti sono parte integrante della vita quotidiana.

Questo viaggio nel cuore della Sardegna ha coinvolto le comunità di Gergei, Selegas e Serri, che hanno attratto un’enorme attenzione turistica. Gergei ha registrato un’affluenza straordinaria di circa 8.500 visitatori, seguito da Selegas che ha veduto un incremento significativo. Anche Serri ha registrato presenze oltre le aspettative.

L’evento ha messo in luce il grande interesse nonostante le dimensioni ridotte dei borghi, con Gergei, Selegas e Serri che contano una popolazione rispettivamente di circa 1.100, 1.300 e 650 abitanti. Insomma si è andata a registrare per l’occasione, un’affluenza turistica pari a otto volte la loro popolazione media.

Tre tappe all’insegna della tradizione di Sardegna: Gergei

L’apertura dell’edizione 2023 di Saboris Antigus, ha preso il via a Gergei, un affascinante centro agricolo di circa 1200 abitanti,  che ha accolto i visitatori nel suo scenario incantevole il 29 ottobre. Con due imponenti nuraghi a dominare il paesaggio, questo borgo incantevole si trova tra la suggestiva vallata illuminata dalla luce della Giara di Serri e il maestoso monte Trempu.

Celebre per il suo olio d’oliva di qualità derivante dalle antiche olive mallocria, Gergei è membro dell‘Associazione Nazionale Città dell’Olio insieme ad altri 250 comuni italiani produttori, guadagnandosi il titolo di “paese del buon olio”. L’evento ha offerto un’esperienza culinaria immersiva, con una colazione in piazza a base di latte fresco di mucca, seguita da attività coinvolgenti e stand nel centro storico che esibivano prodotti locali, artigianato e mestieri tradizionali.

Casa Porru ha ospitato laboratori di pane, pasta, formaggio e dolci sardi, permettendo ai visitatori di assaporare i sapori autentici dell’Isola. Il Su Succu de Santa Maria, un piatto tradizionale a base di pasta finissima cotta in brodo di pecora o gallina, arricchita con formaggio e zafferano, ha deliziato i presenti, rappresentando un inno al gusto e alla cultura locale. La giornata è stata animata da dimostrazioni di artigianato, itinerari in carrozza, musica, balli sardi, spettacoli itineranti e artisti di strada, mentre l’esplorazione della parrocchia di San Vito Martire e della chiesa di Santa Maria ha permesso ai visitatori di immergersi ulteriormente nella cultura locale.

Tappa a Selegas

l 5 novembre a Selegas è stato un fine settimana ricco di storia, cultura e sapori, tra le antiche vie della Trexenta. Questo borgo, rinomato per la produzione di cereali e la coltivazione di segale da cui prende il suo nome, ha accolto i visitatori con stand ricchi di prodotti tipici e suggestive dimostrazioni artigianali della Sardegna.

Le visite ai monumenti storici, come la Chiesa di Sant’Anna e San Gioacchino e il Museo d’Arte Sacra, hanno offerto una prospettiva autentica della storia locale. Mostre fotografiche e tour dei murales hanno aggiunto poi una nota artistica all’evento. Gli appassionati di cibo hanno potuto visitare i vari laboratori con la preparazione e la degustazione di dolci, ciambelle, pane e formaggio.

Il decennale di Saboris Antigus è stato festeggiato con il taglio della torta, dove la celebre Sa Truta Antica, una torta di mandorle, è emersa come simbolo culinario della città. Immancabile poi le maschere tradizionali, tra cui Sos Merdules Bezzos de Otzana e i Mamutzones Antigos.

Terza tappa a Serri

Il 12 novembre è stata la volta del borgo agropastorale di Serri, accogliere i visitatori per la terza tappa di Saboris Antigus. Con i suoi 650 abitanti il centro storico è stato vivacizzato da degustazioni di prodotti tipici della Sardegna, dimostrazioni artigianali e una mostra di mezzi e strumenti antichi legati alla tradizione agro-pastorale.

Un itinerario religioso ha guidato alla chiesa parrocchiale di San Basilio Magno e alla suggestiva chiesetta di Sant’Antonio Abate, dove si trovava una preziosa mostra di arte sacra. Gli avventurosi hanno potuto partecipare a un’escursione panoramica con Moris Antigus di Ardoc Adventures tra gli antichi sentieri della Giara, con visita finale al Santuario nuragico di Santa Vittoria.

La Casa del grano ha offerto corsi sulla lavorazione artigianale de sa fregula e de is pitzottis serresus, tradizioni tramandate di generazione in generazione. Uno show cooking e degustazioni di dolci di mandorle hanno arricchito l’esperienza culinaria, mentre il pomeriggio si è animato con esibizioni folkloristiche e la bardatura del giogo “Mira ch’è tempus, Spassiadiri”. Il centro storico ha ospitato un pranzo a base di prodotti tipici e un’esibizione itinerante delle maschere del carnevale sardo, concludendo con la IV edizione de sa Murra Serresa, un evento per celebrare la cultura e la tradizione di Serri. Un’esperienza indimenticabile, ricca di emozioni e tradizioni.

Ancora una volta la Sardegna affascina, conquista e lascia sempre un traccia indelebile, nel cuore dei suoi visitatori.