Gli amori estivi portano all’altare? 4 coppie su 10 nascono sotto l’ombrellone
Se consideriamo la totalità delle quattro stagioni, i tre mesi estivi sono comunque quelli in cui sbocciano più amori (33%). Il resto dei futuri coniugi in procinto di pronunciare il fatidico “sì, lo voglio” si sono incontrati per la prima volta in inverno (27%), primavera (21%) o autunno (19%)

Alzi la mano chi non ha mai provato l’euforica ebbrezza di un amore estivo! Travolgente, appassionato, traboccante di romanticismo e trepidazione, senza aspettative… Eh sì, l’estate è da sempre sinonimo di nuovi incontri destinati a restare eternamente impressi nella memoria. Se la maggior parte di questi flirt estivi, ça va sans dire, dura giusto il tempo del falò di Ferragosto, ce ne sono però anche altri che superano la prova e si trasformano in frequentazioni serie al di fuori del contesto vacanziero. Ma è davvero così difficile che un amore estivo sopravviva all’inevitabile sopraggiungere della routine autunnale? E, soprattutto, quante coppie nate sotto l’ombrellone finiscono anche per pronunciare il fatidico “sì, lo voglio”?
Scopriamolo insieme a Matrimonio.com, portale di riferimento del settore nuziale in Italia e parte del gruppo internazionale The Knot Worldwide.
4 coppie su 10 sono nate in origine come flirt fugaci sotto l’ombrellone
Il mare, il sole, il “sapore di sale”, le canzoni, i tramonti sulla spiaggia, le lunghe notti allegre e spensierate: l’estate ha tutti gli ingredienti necessari per far scoppiare una passione irresistibile tra due persone. Una passione che difficilmente arriva a consolidarsi e a convertirsi in una relazione stabile e duratura… o no? In realtà, in un sondaggio realizzato dalla Community di Matrimonio.com, quasi 4 coppie su 10 (il 39%) hanno dichiarato che, con il loro futuro coniuge, tutto è iniziato come una passione estiva che gradualmente si è trasformata in qualcosa di più serio. Se è vero che non si parla della maggioranza né tantomeno della metà degli utenti, è pur sempre una cifra non irrilevante che merita di essere riportata e analizzata, un dato significativo che scardina i luoghi comuni e dimostra che rischieremmo di essere riduttivi se ci limitassimo a definire come fuochi fatui tutti gli amori fugaci nati nel contesto vacanziero.
I tre mesi estivi sono quelli in cui sbocciano più amori
Sebbene molte delle avventure estive “mordi e fuggi” durino in linea di massima poche settimane e nascano con una data di scadenza incorporata, è altresì innegabile che, se consideriamo la totalità delle quattro stagioni, i tre mesi caldi per eccellenza (il periodo che va dal 21 giugno al 21 settembre) sono comunque quelli in cui sbocciano più amori. È ciò che emerge da un altro sondaggio della Community, secondo il quale il 33% delle coppie che pronunceranno il fatidico “sì, lo voglio” nei prossimi mesi ha conosciuto il proprio futuro coniuge in estate. Medaglia d’argento per l’inverno (27%), seguito da primavera (21%) e autunno (19%).
Gli amori estivi: necessari o superflui?
Al di là della futura durata della cotta vacanziera che può dipendere da vari fattori, non si può non riconoscere l’utilità di questo tipo di flirt ai fini della crescita personale. Indipendentemente dal fatto che si trasformi in una relazione stabile o meno, infatti, nella maggior parte dei casi l’avventura estiva può fungere da test per sperimentare, imparare a definire cosa si vuole e stabilire limiti e priorità. Ne è certa Mary (sposa di dicembre 2024) che, in risposta al sondaggio lanciato dalla Community di Matrimonio.com, afferma: “Non era estate quando ho conosciuto la mia dolce metà con cui mi sposerò ma forse anche grazie agli amori estivi che ho avuto da ragazzina ho capito cosa cercavo realmente in una relazione. Secondo me, gli amori estivi ti aiutano a capire quali sono le tue esigenze e il tipo di rapporto che vuoi creare per il futuro, è come una prova del nove”. Una testimonianza che dimostra che, pur avendo spesso una data di scadenza, le cotte estive possono comunque aiutare a maturare e, perché no, anche ad avere le idee più chiare sul tipo di relazione che si punta a costruire.