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SOS Villaggi dei Bambini dà voce ai suoi attivisti: hobby e passioni come espressioni di volontariato

In Italia resta determinante il ruolo degli oltre 4 milioni di volontari, come rilevato dall’Istat nel “Censimento permanente delle istituzioni non profit”

Un esercito di 4.661 milioni di volontari pronto a rimboccarsi le maniche e fare la propria parte, svolgendo attività che incidono sullo sviluppo economico e sociale del Paese, sulla qualità della vita, sulle relazioni sociali e sul benessere dei cittadini; una rete gentile, competente e tenace, un esempio di cittadinanza attiva di cui non si può che essere orgogliosi e che rappresenta uno dei pilastri portanti del nostro Paese[1]. È questo quanto emerge dal “Censimento permanente delle istituzioni non profit. I primi risultati. Anno 2021” dell’Istat.

SOS Villaggi dei Bambini ha deciso, all’inizio di questa estate, di raccontare il volto dei suoi volontari, professionisti e giovani studenti, accomunati dagli stessi valori e motivazioni che li spingono a offrire il loro tempo e le loro competenze per fare la differenza nella vita dei bambini e dei ragazzi. Che si tratti di avvocati, di medici o di studenti universitari, sono tutti animati dalla stessa energia e passione.

Ed è d’estate che i volontari dedicano il proprio tempo a studiare i progetti per l’autunno e per l’inverno. Ci si prepara a organizzare partite di calcio, tornei di paddle e persino a rendere coinvolgenti le proposte per le cene di Natale, in grado di attirare sponsor e partecipanti di ogni tipo. È soprattutto nella bella stagione che i volontari organizzano i concerti o le proposte di regalo solidale per un Natale all’insegna della solidarietà. Vacanze sì, ma con un pensiero costante alla solidarietà.

In Italia, il volontariato è più di una semplice attività, rappresenta un elemento fondamentale della nostra identità e della nostra cultura. Valori come comunità, solidarietà e impegno per il bene comune sono, non a caso, profondamente radicati nella società italiana.

Ma perché ci dedichiamo al volontariato?

Aumento dell’autostima, fiducia nel prossimo, interazioni sociali e meno solitudine, una vita piena di senso e tempo speso meglio: sono questi alcuni dei numerosi i benefici che l’attività di volontariato sembra regalare a chi la pratica. Dedicarsi agli altri in modo gratuito e disinteressato, secondo alcune ricerche, apporta grandi benefici sia mentali, sia fisici e pare possa addirittura regalare una vita più lunga. Più felice sicuramente.

Il volontariato è un potente strumento per migliorare il benessere mentale complessivo. Agendo come un efficace antidoto contro lo stress, partecipare a queste attività permette di concentrarsi su compiti specifici e sul benessere degli altri, distrarre dalle preoccupazioni personali e ridurre le tensioni accumulate. Questo “distacco temporaneo” dalle ansie quotidiane offre un vero e proprio respiro di sollievo” dichiara Emanuele Caroppo, Psichiatra e Psicoanalista “Inoltre, il volontariato è una via eccellente per ridurre l’ansia, grazie sia all’attività fisica che alle interazioni sociali che ne derivano. Per chi soffre di depressione, il volontariato può essere particolarmente benefico. Studi dimostrano che aiutare gli altri genera un senso di realizzazione e gratificazione, contrastando i sentimenti di inutilità e disperazione. Ma c’è di più: il volontariato può innescare la produzione di endorfine, i nostri analgesici naturali e promotori del benessere. Questo fenomeno, noto come “euforia del dono”, porta con sé piacere, gratificazione e persino una riduzione del dolore. In poche parole, aiutare gli altri, dedicargli il nostro tempo, non solo fa bene a loro, ma rende anche la nostra vita più felice e appagante”.

 I giovani e l’impegno nel volontariato

Una recente ricerca di Openpolis[2], pubblicata in occasione della Giornata internazionale della Gioventù (agosto 2023), sostiene che, sebbene in media non abbiamo ancora raggiunto i livelli pre-Covid, nella progressiva uscita dalla pandemia è tornata a crescere la partecipazione nel volontariato e, contrariamente ai luoghi comuni, i giovani svolgono attività gratuite in associazioni di volontariato più della media della popolazione. Il contributo di ragazze e ragazzi come agenti di cambiamento è insostituibile. La ricerca svela che i giovani under 25 sono la fascia di popolazione più coinvolta nel circuito delle associazioni ecologiche, per i diritti civili e la pace. In particolare, i ragazzi tra i 18 e 19 anni, sono, la classe anagrafica più attiva (2,9% del totale).

A confermare il crescente interesse nei confronti del volontariato anche l’ultimo Rapporto Attività di SOS Villaggi dei Bambini che registra nel 2023 un incremento del numero degli attivisti, ovvero di persone vicine all’Organizzazione che, singolarmente o come membri di Gruppi SOS, partecipano alle iniziative di comunicazione, sensibilizzazione e raccolta fondi. Secondo il Rapporto, l’Organizzazione passa da 186 attivisti nel 2022 a 265 nel 2023, con un incremento del 42%, con la creazione di quattro nuovi Gruppi SOS di attivisti a Benevento, Salerno, Torino e Messina, e un nuovo gruppo potenziale a Terni.

SOS Villaggi dei Bambini ha scelto di raccontare alcune storie di attivisti che hanno saputo e voluto trasformare i loro hobby, le loro passioni e, talvolta, anche il proprio lavoro in un gesto di solidarietà o in un evento di raccolta fondi. Un modo originale e divertente, ma soprattutto concreto, per sostenere i progetti e Programmi che l’Associazione porta avanti con determinazione.

Stories – SOS Villaggi dei Bambini dà voce ai suoi attivisti

Giada Briziarelli, Avvocato e Membro del Consiglio Direttivo di SOS Villaggi dei Bambini, ha iniziato come attivista

PROGETTO: Impegno nei Villaggi SOS

REFERENCE DELL’ATTIVISTA COINVOLTA: Giada Briziarelli non è nuova nella famiglia di SOS Villaggi dei Bambini. In questi anni ha partecipato, infatti, a numerose iniziative dell’Organizzazione, diventando dapprima Coordinatrice Gruppo attivisti di SOS Villaggi dei Bambini nel Lazio, ha contribuito all’organizzazione della formazione in materia di bullismo e cyberbullismo a favore dei Direttori dei Villaggi SOS. Avvocato, esperto in diritto penale minorile, ha collaborato a diversi progetti di ricerca e formazione con associazioni attive nel settore dell’infanzia ed adolescenza e con il Garante nazionale. Ricopre il ruolo di consigliere dell’Osservatorio nazionale bullismo e disagio giovanile ed è esperta delle certificazioni anti bullismo e cyberbullismo. Nell’ultima Assemblea dei Soci dell’Organizzazione è entrata a far parte del Consiglio Direttivo di SOS Villaggi dei Bambini.

 “Mi sono resa disponibile a lavorare come attivista per la città di Roma e poi sono diventata responsabile degli attivisti nella Regione. In questi anni ho avuto il piacere di visitare alcuni Villaggi SOS in Italia, a Ostuni e Saronno, e ho conosciuto in modo diretto il lavoro e la grande responsabilità che l’Organizzazione ha nei confronti dei bambini e dei ragazzi che aiuta quotidianamente, nonché il grande impegno che, attraverso tutti gli operatori, mette al servizio delle comunità”.

Nel 2023, in qualità di Responsabile del Gruppo Attivisti SOS a livello regionale, Giada ha offerto il proprio supporto nell’organizzazione della serata di beneficenza “Sing for a smile” che si è svolta al Notorius, nelle immediate vicinanze di Piazza Barberini e di Via Veneto, in una delle location storiche della movida capitolina. Proprio in questa occasione ha dichiarato – “Come da mia personale tradizione visito periodicamente un Villaggio SOS prima di ogni serata, per cercare la giusta carica e sensibilità per raccontare, a tutte le persone che incontro, l’impegno e i progetti di SOS Villaggi dei Bambini. Credo fermamente nel progetto che l’Organizzazione porta avanti in Italia da 60 anni e il mio personale contributo è divulgare a più persone possibili i valori e i messaggi dell’Organizzazione affinché possano aiutarci a sostenere concretamente il lavoro che fanno a supporto dei bambini e ragazzi, accompagnandoli nella loro crescita e aiutandoli a concretizzare appieno il proprio potenziale e la possibilità di vivere una vita indipendente”.

14 novembre 2023 – Giada Briziarelli visita il Villaggio SOS di Ostuni:  https://www.youtube.com/watch?v=ZGgleBT32vY

Giada Briziarelli visita al Villaggio SOS di Saronno per una formazione sul bullismo e cyberbullismo: https://drive.google.com/file/d/1PpwX8-D84U8_QxkZBtu6oEloStrC_mbL/view

Giulia Capozzi, Studentessa in Laurea Magistrale presso La Sapienza di Roma

PROGETTO: Generazione Attivisti

REFERENCE DELLA GIOVANE VOLONTARIA: Giulia è una studentessa in Laurea Magistrale presso La Sapienza di Roma e ha lavorato come volontaria di SOS Villaggi dei Bambini in occasione di diversi eventi vicini a Roma, città in cui vive. Si è occupata di allestire e presidiare i banchetti dell’Organizzazione, un’occasione per conoscere altri volontari e cercare di aiutare le persone a scoprire come i loro interessi e valori siano in realtà così vicini a quelli di SOS Villaggi dei Bambini. Nel corso della sua esperienza ha coinvolto molti amici che si sono appassionati alla causa, contribuendo a far conoscere i progetti che SOS Villaggi dei Bambini promuove in Italia a favore di bambini e ragazzi che non possono contare sulle cure della loro famiglia per crescere. Donare anche solo un po’ del proprio tempo può contribuire a far crescere l’interesse di persone verso la causa dell’Organizzazione e magari a sostenerla.

Se dovessi consigliare ad un mio coetaneo l’esperienza del volontariato, sicuramente gli parlerei della sensazione di tornare a casa e sentire di aver fatto qualcosa di utile per gli altri, è impagabile l’emozione che si prova nel condividere un obiettivo, vedere persone interessate a fare del bene e a migliorare il presente e il futuro di tanti bambini.”

L’esperienza del volontariato può essere utile a tutti, giovani o meno. Sono piccoli gesti che lasciano un segno negli altri, aiutano qualcuno e soprattutto possono essere contagiosi, innescando una catena per contribuire a migliorare il mondo, se stessi e il futuro di bambini che non hanno la fortuna di poter contare sulla loro famiglia per crescere e diventare adulti.

“Ho scelto di essere attivista per SOS Villaggi dei Bambini perché questa esperienza mi permette non solo di aiutare gli altri, ma anche cercare di essere d’ispirazione per i miei amici e coetanei. Credo possa essere utile dedicare un po’ di spazio della nostra vita ai bambini ai ragazzi sostenuti da SOS Villaggi dei Bambini, è un gesto importante per noi stessi e per gli altri. Regalatevi la possibilità di aiutare”Giulia Capozzi, Studentessa in Laurea Magistrale presso La Sapienza di Roma.

Video Testimonianza di Giulia: https://fb.watch/sWvxVxa-84/

Chiara ZOPPI, Neolaureata in Scritture e Progetti per le Arti Visive e Performative presso l’Università di Pavia

PROGETTO: Attivismo

REFERENCE DELLA GIOVANE VOLONTARIA: Chiara è una giovane neolaureata che ha scelto di diventare attivista per SOS Villaggi dei Bambini il giorno in cui si è trovata a leggere, quasi per caso, un libro, “In questo mondo storto”, che racconta le storie dei bambini accolti nei Villaggi SOS. È come se quel giorno si fosse aperto davanti a lei un varco e fosse entrata in punta di piedi in un mondo che prima non conosceva, un “mondo storto”, dove tutto avviene al contrario. Leggendo i racconti dei bambini che vivono fuori famiglia, ha provato sulla sua pelle il terrore dell’abbandono, il coraggio di iniziare una nuova vita da zero e la gratitudine di sentirsi nuovamente e sinceramente amati. É nato così in lei il bisogno, quasi inarrestabile, di aiutare questi bambini, mettendo a disposizione il suo tempo e le sue competenze.

Chiara è subito entrata a far parte della rete di attivisti di SOS Villaggi dei Bambini, che svolge attività di volontariato su tutto il territorio nazionale e ha scelto di correre al loro fianco l’Unicredit Relay Marathon, una staffetta non competitiva che ogni anno sostiene tantissime Associazioni Onlus. Per questa iniziativa ha coinvolto diversi amici che frequentano l’università, che si sono dati da fare, credendo nella mission dell’Associazione e anche perché sentivano il bisogno di fare qualcosa di bello per sostenerla. Mentre si allenava per la staffetta, Chiara vedeva riflessi di fronte a lei i volti dei bambini che aveva conosciuto all’interno del libro e altri che aveva incontrato quando aveva visitato un Villaggio SOS. I loro sorrisi le hanno dato la forza di correre 14 km senza fermarsi mai. “Sentire sulla mia pelle che stavo correndo per loro mi ha dato un’energia che non credevo di avere. Per la prima volta dopo tempo mi sono sentita appagata e travolta da un’emozione nuova: quella che prova chi fa del bene senza il bisogno di ricevere nulla in cambio”.

Alessandro Cina, Dottore, specialista in Radiologia e membro della Twins Father’s Band

PROGETTO: Twins Father’s Band è il gruppo rock di medici musicisti, intitolato al fondatore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, che rinnova ogni anno il suo impegno ad esibirsi in noti locali capitolini, per serate che coniugano sapientemente musica e solidarietà e il cui ricavato è devoluto a supporto dei Programmi di accoglienza e sostegno familiare di SOS Villaggi dei Bambini in Italia.

In queste occasioni, i medici musicisti Emanuele Caroppo (frontman), Alessandro Cina, Emiliano Santacroce, Silvio De Santis e Alessandro Pasqualini sono soliti abbandonare i camici e gli stetoscopi per esibirsi con i loro cavalli di battaglia musicali.

Giuseppe e Prisco Pepe, Titolari di una nota pasticceria campana

PROGETTO: Serata di Beneficenza “A cena con gli Chef” a favore di SOS Villaggi dei Bambini. L’appuntamento si è svolto nel periodo natalizio del 2023 presso una nota pasticceria di Salerno. Tra i partecipanti: Adriana Petro, nota conduttrice Radiofonica di Radio Kiss Kiss nella veste di madrina dell’evento, Amedeo Colella ad animare la serata e Lorenzo Montoro, 1 stella Michelin a preparare i suoi migliori piatti per i sostenitori dell’Organizzazione. Il ricavato della cena stellata è stato interamente devoluto a SOS Villaggi dei Bambini.

 

[1] Fonte Istat: Censimento permanente delle istituzioni non profit (INP)

 

[2] Fonte Openpolis: https://www.openpolis.it/la-partecipazione-dei-giovani-nelle-organizzazioni-sociali-e-nel-volontariato/

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