Lo Stato si nasconde
Lo Stato ha riservato a sé l’utilizzo della forza

Karl Emil Maximilian WEBER è stato un filosofo, sociologo, economista e storico tedesco, nato a Erfurt il 21 aprile 1864 e morto a Monaco di Baviera il 14 giugno 1920. Nei suoi scritti ha affermato, tra tante cose, una che ci interessa da vicino nel corso del declino a cui sembra destinato il nostro amato Paese. Lo Stato ha riservato a sé l’utilizzo della forza. Fëdor DOSTOEVSKIJ nelle sue opere afferma che solo la bellezza può salvare il mondo e quindi l’arte resta una delle risorse.
Lo Stato si nasconde
Nei momenti difficili ogni Stato, più o meno civile, inizia a dimenticarsi dei cittadini. Alcuni Paesi non riconoscono a priori i diritti dell’uguaglianza tra le differenze di genere ma anche altrove è presente un comportamento esteriore piuttosto che un’effettiva coscienza sociale. Tra un atteggiamento apparente ed una profonda consapevolezza, entrano in gioco il substrato sia culturale sia paradigmatico su cui prolifera la Società che si articola anche proprio su questi. Nelle difficoltà è proprio il caso che entri in gioco la tutela della Persona da parte del Potere Centrale. Se ciò non avvenisse serpeggerebbe sottilmente l’Anomia, la mancanza di regole e di ordine. Anche di legge, ma non nel senso che occorra scriverne altre, ce ne sono fin troppe, ma che siano applicate senza una sorta di braccio di ferro sull’uguaglianza dei diritti. Arresti domiciliari o carcere ? Dipende. Non dal reato ma dalla utilità politica, il cittadino si arrangi.

Aporofobia, la paura della povertà
Precedenti Economisti ragionavano in chiave sociale ed hanno salvato il Mondo nel post secondo dopoguerra. Quelli attuali hanno una cassaforte in testa con cui ragionano al posto del cuore, mettendo da parte un cervello che gli dia una dimensione umana. Tutto ciò che frutta è giusto e buono e le bolle speculative si moltiplicano. Una pizza margherita a Napoli ora costerà diciassette euro in un locale alla moda. Per non parlare delle altre varianti. Nacque come pasto del popolino, privo di reddito elevato ed ora si vuole far diventare un business per pochi a scapito di inconsapevoli. Oggi si teme il povero, l’indigente, il non alla moda. Lo si esclude, lo si ridicolizza, lo si estranea. Allora chi vuole continuare deve indebitarsi anche con metodi rischiosi e distruttivi. Tutto cresce, costa di più, aumenta e perde i contenuti originari. In questo modo si creano situazioni pericolose. Lo Stato si nasconde.

La Bolla Speculativa
In economia la bolla speculativa rappresenta una particolare fase del mercato. È caratterizzata da un aumento ingiustificato e considerevole dei prezzi di uno o anche più beni alla presenza di una crescita della domanda repentina e limitata nel tempo. Purtroppo ai nostri tempi rappresenta una sorta di moda sociale. Essere lì, in quel locale o in quel contesto per non essere esclusi, senza avere in realtà le oggettive capacità, anche finanziarie. Si definisce con il termine bolla proprio perché prima o poi scoppia. All’iniziale sua fase di creazione, nascita e crescita, si arriva infine alla fase di esplosione della stessa con la naturale tendenza al ripristino dei valori originali del bene in questione. Ne sono accadute tante, ne avverranno ancora, ed alla fine ci si chiederà come è possibile che tutto ciò sia avvenuto. Anche noti e famosi istituti bancari sono deflagrati a causa di simili esperienze interne ed esterne.

Tutti conoscono o ne hanno sentito parlare della più grande bolla speculativa.
La crisi di Wall Street del 1929 che ha trascinato tutto il Mondo con sé. Disastrosamente.
Pensiamoci su.
Arturo CAMPANILE
Immagini consentite e/o di repertorio, Lo Stato si nasconde
https://artcampanile.blogspot.com/
