A Maddaloni è tutto pronto per la prima edizione della Biennale AMA
Dal 28 marzo al via il festival dedicato alla rigenerazione urbana e culturale della città attraverso l'arte, il design e l'architettura contemporanea

Arte e architettura si fondono a Maddaloni e creano AMA (acronimo di Arte + Maddaloni + Architettura), un festival fortemente voluto dal Comune campano e dedicato alla rigenerazione urbana e culturale della città attraverso l’arte, il design e l’architettura contemporanea.
La prima edizione di AMA si svolgerà dal 28 marzo al 21 aprile e trasformerà le strade e i luoghi della storica cittadina della provincia di Caserta in un palcoscenico espositivo per artisti, architetti, fotografi e designer di fama nazionale e internazionale.
Il tema inaugurale, “Nuovi racconti (per il futuro)”, è un invito a esplorare visioni originali per un’epoca in trasformazione. Oltre ottanta protagonisti tra artisti, architetti e designer, numerosi eventi tra mostre, installazioni e performance per un format culturale innovativo che mette insieme alcune delle migliori espressioni delle arti e dell’architettura contemporanea, inaugurando un dialogo inedito tra le esperienze più significative del tempo presente e la storia millenaria della terra maddalonese.
Il festival AMA rinnova lo spirito creativo della città, proseguendo l’eredità della Biennale Internazionale di Grafica degli anni 1985 e 1988, dedicata alla memoria di Franco Imposimato, ucciso a Maddaloni in un agguato mafioso.
“L’arte contro tutte le mafie” è infatti l’obiettivo ambizioso e concreto del festival a distanza di quasi 40 anni.
Il progetto vuole promuovere la cultura come strumento di rigenerazione sociale, economica e urbana, consolidando Maddaloni come centro di produzione artistica e architettonica.
Come anteprima della Biennale, nello scorso mese di ottobre è stato inaugurato il murales “Senza Riparo” dell’artista argentino Francisco Bosoletti in Piazza Matteotti, sulla parete della futura sede del Comune di Maddaloni. L’opera si ispira ai reperti storici della città, in un dialogo tra passato e futuro.