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Roma accoglie l’Associazione Identità Fotografiche

L’iniziativa è stata accolta con entusiasmo da esponenti del mondo della politica, della cultura e del fotogiornalismo, sottolineando l’importanza storica e sociale del patrimonio fotografico nazionale

Fondata da un gruppo di fotografi professionisti intende rendere ai fotografi italiani il dovuto riconoscimento, promuovendo progetti di catalogazione, digitalizzazione e valorizzazione degli archivi.

Roma – È stata ufficialmente presentata alla Camera dei Deputati, lo scorso 24 settembre, l’Associazione Identità Fotografiche, nata con l’obiettivo di promuovere e tutelare la cultura fotografica italiana.

L’associazione è stata ideata da un gruppo di fotografi professionisti, tra cui Maurizio Riccardi, Marco Ravagli e Marco Geppetti, custodi di tre dei più importanti archivi fotografici italiani, l’associazione si pone l’obiettivo di restituire ai fotografi italiani il dovuto riconoscimento, promuovendo progetti di catalogazione, digitalizzazione e valorizzazione degli archivi.

Maurizio Riccardi, durante il suo intervento, ha evidenziato l’importanza della fotografia come mezzo insostituibile per la narrazione visiva della storia italiana: “Le immagini ci hanno permesso di rivivere momenti fondamentali e anche episodi meno noti, ma comunque significativi per la nostra società. Preservare questo patrimonio significa non solo custodire il passato, ma garantire alle future generazioni l’accesso a una parte fondamentale della nostra identità culturale.”

L’evento ha visto la partecipazione di figure di rilievo come Federico Mollicone, Alessandro Amorese e Irene Manzi, della Commissione Cultura della Camera dei Deputati, che hanno espresso il loro sostegno all’iniziativa, sottolineando l’importanza della fotografia come testimonianza della memoria collettiva del Paese. Il Sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi ha inoltre ribadito come la fotografia debba essere riconosciuta come un’arte vera e propria, capace di trasmettere emozioni e raccontare storie, e di costituire un pilastro del patrimonio culturale italiano.

Tra i protagonisti della giornata anche Davide Desario, direttore di Adnkronos, che ha posto l’accento sul ruolo cruciale del fotogiornalismo nella narrazione dei fatti: “Le fotografie autentiche, quelle che restano nella memoria collettiva, sono frutto del lavoro e della sensibilità di veri professionisti. Oggi, nell’era del digitale, è fondamentale difendere il valore del fotogiornalismo dall’omologazione rappresentata dalla fotografia amatoriale.”

Uno dei temi centrali affrontati durante l’incontro è stato l’impatto delle nuove tecnologie, in particolare l’intelligenza artificiale (IA), sulla fotografia. Se da un lato l’IA può rappresentare una risorsa per la gestione degli archivi, dall’altro pone interrogativi sull’autenticità delle immagini. Il rischio di alterazioni tecnologiche ha sollevato una discussione sulla necessità di regole etiche a tutela della fotografia come strumento di verità.

Fabio Torriero, docente presso la LUMSA e esperto di media, ha evidenziato l’urgenza di affrontare tali sfide, proponendo l’introduzione di norme specifiche per evitare che l’intelligenza artificiale comprometta l’integrità della fotografia: “Dobbiamo garantire che le immagini restino un messaggero di verità, altrimenti la loro funzione storica e sociale verrà minata.”

Con l’avvio di Identità Fotografiche, si apre dunque una nuova fase per la fotografia italiana, che non solo mira a tutelare il patrimonio esistente, ma anche a promuovere il riconoscimento della fotografia come forma d’arte capace di plasmare la memoria collettiva del Paese. Un impegno che punta a preservare la storia per le generazioni future e a difendere la professionalità dei fotografi in un’epoca di rapide trasformazioni digitali.

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