Servizio civile universale a Torino, posti disponibili per ambiente e cultura

Ormai manca una manciata di giorni per candidarsi al servizio civile universale, per quanto concerne la città metropolitana di Torino. La città della Mole propone ai ragazzi e alle ragazze dai diciotto ai ventotto anni, opportunità formative che abbracciano molteplici settori.
Settori che afferiscono all’ambiente, alla cultura, ai media, alla burocrazia e per concludere anche a iniziative che alludono alla politica europea. I posti disponibili purtroppo non sono così numerosi da poter consentire a tutti di partecipare, ma ventidue nemmeno sono da scartare, anzi, tutt’altro.
Come si dice in queste circostanze: chi prima arriva, prima alloggia. Ebbene ventidue posti sono lì che aspettano per essere occupati, per crescere e imparare come l’attualità e la cultura funzionano oggigiorno. È un’occasione per dimostrare che anche i ragazzi s’interessano a ciò che li circonda e non solo alla tecnologia.
Tra i progetti, esemplifichiamo quelli sull’ambiente e sulla cultura. Entrando nel dettaglio: quello sull’ambiente “Lungo il fiume”, inserito nell’area “Salvaguardia e Tutela dei Parchi e Oasi Naturalistiche”. Quello sulla cultura si chiama “Portata di Libro”, legato alla Cura e alla Conservazione delle Biblioteche.
Iniziative che ogni anno il capoluogo piemontese presenta e offre alla comunità giovanile urbana. Comunità giovanile che anche lei patisce la difficile situazione che purtroppo tutti noi conviviamo da due anni e infatti – rispetto alle altre edizioni – scarseggia la consueta affluenza, anzi si fatica a coprire tutti e ventidue posti.
La pandemia scaturisce questi risultati, un responso amaro ma vero. Sebbene ci sia questa spada di Damocle a bloccare, non bisogna farsi “spezzare” in due; dobbiamo a maggior ragione reagire, sennò sarà sempre un pretesto per tutto. Se ci accingiamo ad affrontare qualcosa di nuovo, la pandemia non deve impedircelo.
Torino si è ugualmente adoperato a organizzare anche quest’anno il servizio civile universale, avendo a cuore l’ambiente e la cultura, di cui tutti noi necessitiamo. Rammentiamo che con l’amministrazione comunale targata Piero Fassino, fu ampliato il servizio civile concentrandolo sull’ambiente e sulla cultura appunto.
L’ambiente per combattere l’incuria e l’indifferenza. La cultura per contrastare l’ignoranza e l’analfabetismo. Rifiutare di conoscere e imparare, conduce tutti noi in un calderone di menefreghismo, che non si riempie mai. L’orlo non si sa cos’è, visto che ogni giorno ci aggiungiamo qualcosa di cui non essere fieri. Per niente.
Alfonso Infantino
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