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Ci si ricorda della donna l’8 marzo e gli altri giorni?

Trattata come se fosse merce da scartare, rivoltante per chiunque

E’ stata la settimana dell’8 marzo, il giorno dedicato alle donne per antonomasia. Siamo nel 2023 e ci chiediamo ancora perché esista questo giorno, perché bisogna pensare per ventiquattro ore specifiche il gentil sesso, per intenderci. La gravità non è tanto perché esista “la festa della donna”, perché bisogna rammentarlo solo quando sul calendario cade quella data, l’8 marzo. E gli altri trecentosessantaquattro giorni dove sono? Vittime, violenze, soprusi e tanti torti che le donne patiscono alla stregua dell’altro sesso, sempre messo davanti. Sempre con l’idea prima l’uomo e poi (forse) la donna. Rabbrividisce solo a pensare che bisogna ancora discutere di questo tema.

Papa Francesco: “La donna è considerata materiale di scarto”

Come biasimare o contraddire quanto asserisce il Santo Padre? Non poteva esemplificare meglio la situazione a cui deve sottoporsi la donna quotidianamente da tutti. Non si concepisce proprio l’idea che la donna comandi, che la donna sia davanti all’uomo. E’ considerata esattamente materiale da scartare ed è una piaga da combattere sempre e non occasionalmente o peggio quando è l’8 marzo. In quel giorno l’ipocrisia è l’unica protagonista. Ligabue in una sua canzone dice: “Le donne lo sanno, le donne l’han sempre saputo”. E’ proprio così, le donne hanno sempre saputo di essere avanti agli uomini, i quali per orgoglio rifiutano di accettarlo.

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