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Mamoiada ospita Archeomusicando: weekend tra miti, misteri, archeologia e musica

Appuntamento con la 12^ edizione di Archeomusicando, l’evento di 3 giorni all'insegna della promozione del patrimonio archeologico sardo, attraverso i linguaggi della contaminazione artistica

“Mamoiada quest’anno avvia la stagione estiva sarda,  con una tre giorni imperdibile. Qui il fascino dell’archeologia dell’Isola e del mistero, vanno a fondersi con la musica e la creatività legata al mondo dell’arte. Ancora una volta il cuore della Sardegna cattura, strega e incanta con atmosfere magiche, in cui i visitatori non faranno fatica a perdersi.

Mamoiada, Archeomusicando 2023: cosa aspettarsi da questa edizione

L’uomo e la maschera, ponte tra umano e divino: quali sono le tematiche sottese a una pratica tanto ancestrale quanto densa di significati? È il tema al centro della dodicesima edizione di Archeomusicando, l’evento in tre giornate messo a punto dall’associazione Ventu Pintau con l’intento di promuovere l’affascinante patrimonio archeologico sardo. il filo conduttore anche per questa edizione saranno i linguaggi della contaminazione artistica.

Non mancherà quindi la musica dei grandi artisti, che con grande piacere hanno accolto l’invito a partecipare all’evento. Ma vi saranno anche una serie di appuntamenti interamente gratuiti sotto la guida consolidata della direttrice scientifica, l’archeologa Viviana Pinna.

Un’edizione quella del 2023, che mette dunque al centro, come ricorda il Presidente di Ventu Pintau Bruno Dessolis, il tema dei “miti, misteri e riti del passato” che sarà il fulcro della manifestazione. Elemento cardine della ricerca è il mondo, semanticamente complesso, del mascheramento, esplorato attraverso le testimonianze lasciate dai nostri avi. A questo proposito, ricorda Dessolis, “venerdì 16 giugno, alle ore 17.30, la tavola rotonda di apertura, coordinata dalla Direttrice scientifica dell’evento, l’archeologa Viviana Pinna, che verterà proprio su questo argomento, con importanti contributi di esperti quali il professor Marcello Madau, Anna Depalmas e Alfonso Stiglitz”.

Non mancheranno poi le visite guidate e i laboratori creativi che vedranno il coinvolgimento dei visitatori più piccoli.

Viviana Pinna, quando l’archeologia è donna: conosciamo la studiosa che appassiona a Archeomusicando

La giovane Viviana Pinna, è archeologa, libera professionista, e guida turistica, ormai apprezzata da tempo malgrado la sua giovane età. Una brillante personalità unità alla freschezza e al suo inconfondibile sorriso, cge ne fanno una studiosa di archeologia capace di coinvolgere e a di far appassionare alla scienza del passato, anche i neofiti meno avvezzi alla materia.

“Ho studiato all’Università degli Studi di Sassari conseguendo il diploma di scuola di specializzazione, maturando esperienze di studio anche all’estero, approfondendo tematiche sulla Protostoria sarda e tesi su analisi territoriale e studio di materiali ceramici. Inoltre con grande entusiasmo ho partecipato a scavi archeologici in Sardegna, Toscana, Spagna e Irlanda”. Così inizia il nostro incontro con Viviana Pinna, in questi giorni particolarmente coinvolta dai preparativi per l’evento tanto atteso a Mamoiada, il prossimo fine settimana.

Arrivano collaborazioni e la maturità professionale per Viviana Pinna

Certamente le sue collaborazioni professionali sono davvero molteplici, e hanno contribuito a crearle un bagaglio di competenze, non da poco: “Ho collaborato come catalogatrice presso l’Università degli Studi di Sassari; presso le Soprintendenze ABAP di Sassari e Nuoro e per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna; e per il catalogo della mostra Sardegna Isola megalitica. Mi occupo di sorveglianze archeologiche e attività di Valutazione Preventiva di interesse  archeologico. – Prosegue poi l’archeologa – Sono autrice di alcuni articoli scientifici e del volume “Il culto di Santa Vittoria e Santa Anatolia – Telti”, della collana Santi e Patroni in Sardegna, edito dalla Editoriale Documenta”.

Oggi la ritroviamo nelle vesti di Direttrice scientifica della manifestazione Archeomusicando di Mamoiada, pur proseguendo con collaborazioni tra  Enti e Associazioni che si occupano di promozione, e sviluppo del territorio. Qui ne cura la programmazione e il coordinamento scientifico e didattico, riguardanti gli aspetti archeologici, culturali e storici.

Le chiediamo come sia giunta all’archeologia, all’amore incondizionato per le origini della sua Isola:” La storia dell’arte studiata alle Scuole medie, mi ha fatto conoscere l’archeologia, ma non è stata una consapevolezza determinante, al momento, tanto da farmi intraprendere studi particolari, infatti ho conseguito il diploma di Ragioniere. Dopo aver seguito alcuni percorsi formativi post diploma, inerenti agli studi, ho lavorato come commessa nel mio paese per un po’ di anni, sino a quando ho preso un mese di ferie e con l’amica d’infanzia sono andata a Londra per approfondire la lingua”.

“Li ho avuto un’apertura sul mondo che mi ha fatto realizzare di voler inseguire un sogno: studiare archeologia! – prosegue Viviana Pinna con tutto il suo entusiasmo – A 24 anni faccio il test per accedere al corso di Conservazione dei Beni Culturali, lo passo, lascio il lavoro a tempo indeterminato e inizio l’Università! Conoscere il nostro passato, per meglio capire noi stessi e il nostro presente è quello che mi ha spinto verso questo percorso”.

E poi arriva Archeomusicando

Anche quest’anno ritroviamo Viviana Pinna a Archeomusicando: ” L’esperienza di Archeomusicando è nata per caso, sette anni fa: un’amica mi ha portato a Mamoiada facendomi incontrare alcune persone che, da qualche anno, organizzavano un evento legato all’archeologia. Lo scopo, che io non conoscevo ancora, della nostra visita, non ha poi sortito il risultato sperato. Forse non è stato poi così un male, anzi…è iniziata una bella e proficua collaborazione per la programmazione e realizzazione di Archeomusicando. Poi nel 2019, vengo ufficialmente investita della carica di Direttrice Scientifica di questa splendida manifestazione, giunta alla sua dodicesima edizione”.

La giovane archeologa sarda di certo vede questa sua fase professionale come una tappa, e non come un traguardo. Le chiediamo dei suoi progetti professionali a breve gittata: “Di certo uno dei mie obiettivi principale sarà quello di portare a termine il Master di II Livello per Responsabile della Mediazione Culturale a dei Servizi Educativi nei Contesti Museali, presso Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli. Poi il resto verrà da sè”.

Sardegna e archeologia: quanto lavoro ancora c’è da fare?

In merito a cosa ci sia da mettere a punto in Sardegna in merito all’archeologia locale, Viviana Pinna anche in questo, ha le idee molto chiare: “Cosa c’è da fare per l’archeologia in Sardegna? Moltissimo! Iniziando da una presa di coscienza, seria, e non “romanzata e fantastica”, della nostra storia, affinché molte più persone ne siano consapevoli e possano portare avanti una oculata valorizzazione, la sua salvaguardia e conservazione per le generazioni future. Ci sono ancora tantissimi aspetti da studiare, approfondire e riequilibrare, alla luce di nuovi dati e nuove tecnologie applicabili nel campo archeologico, cercando di “sfruttare” almeno una minima parte del nostro patrimonio”.

Viviana Pinna ci regala 4 mete archeologiche da non perdere in Sardegna

E’ tempo di preparare le valige per le vacanze. Come ogni stagione estiva che si rispetti l’isola si prepara a ricevere migliaia di turisti. Ecco 4 mete archeologiche immancabili da visitare in Sardegna, consigliate dall’esperta archeologa: ” Solo quattro??? Sono in difficoltà! Il cuore mi fa dire per primo il Nuraghe Majori di Tempio Pausania, sito, architettonicamente e paesaggisticamente fantastico. Qui sono cresciuta come guida e  ho trovato tante belle soddisfazioni e importanti spunti professionali; subito dopo le innumerevoli domus de janas e menhir di Mamoiada, su tutte la necropoli di Istevene, sito candidato per il riconoscimento Unesco, e la Perda Pintà; e poi l’imbarazzo della scelta da nord a sud dell’Isola, tantissimi siti espressione della nostra storia millenaria che individuarne solo altri due è riduttivo!”.

La musica protagonista a Mamoiada, con Archeomusicando

Immancabile l’appuntamento con la musica d’autore, anche per l’edizione di quest’anno. Le due serate musicali in programma della dodicesima edizione ,porteranno sul palco l’eclettismo di Francesco Piu e di Francesco Baccini. Classe ’81, con all’attivo otto album e vent’anni di carriera, Piu si esibirà con il suo Trio sabato 17 giugno, portando una miscela di blues, rock e soul con richiami alla musica mediterranea.

Il gran finale, domenica 18 giugno, vedrà sul palco Francesco Baccini.  L’artista si va a collocare tra i cantautori della scuola genovese che più hanno lasciato il segno a partire dalla fine degli anni’80. A Mamoiada il cantautore, accompagnato dal suo Trio, ripercorrerà la sua trentennale carriera. Verranno proposti propri brani a quelli dei grandi nomi con cui ha collaborato, come Fabrizio De Andrè, o a cui si è ispirato, come l’immortale Luigi Tenco.

Non resta quindi che approfittare del prossimo weekend, per immergersi nel mondo affascinante dell’archeologia sarda, tra arte, mistero e tanta buona musica sotto le stelle.

Venerdì 16 giugno

ore 17:00 – Sala convegni Cantina Giuseppe Sedilesu
Tavola rotonda dell’archeologia “Il mascheramento: la ricerca del divino e l’annullamento
dell’umano? Un approccio archeologico”
Saluti del Sindaco Luciano Barone, dell’Assessore alla cultura Pino Ladu e del Presidente
dell’Associazione Ventu Pintau Bruno Dessolis
Intervengono Marcello Madau, archeologo, già professore di Beni Culturali e Ambientali
presso l’ Accademia di Belle Arti di Sassari; Anna Depalmas, archeologa, docente di
Preistoria e Protostoria presso l’Università degli Studi di Sassari; Alfonso Stiglitz,
archeologo
Coordina e interviene Viviana Pinna, Archeologa e Direttrice Scientifica Archeomusicando

Sabato 17 giugno

ore 09:30 – Ritrovo in Piazza Santa Croce
Visita archeologica guidata ai siti del territorio a cura dell’archeologa Viviana Pinna
ore 17:00 – Sa ‘e Matzotzo
La bottega del mascheraio
Laboratorio pratico di ceramica per la realizzazione di maschere partendo dai
ritrovamenti archeologici, a cura dell’archeologa Viviana Pinna
Dedicato a bambini dai 5 ai 12 anni, max 20 posti
Per prenotazioni: ventu.pintau@gmail.com

ore 21:30 – Sa ‘e Matzotzo
Concerto Francesco Piu Trio

Domenica 18 giugno

ore 09:30 – Sa ‘e Matzotzo
Laboratori e dimostrazioni di archeologia sperimentale a cura dell’Associazione Sicvt Erat
“Filatura e tessitura nella preistoria e protostoria”
ore 16:00 – Ritrovo in Piazza Santa Croce
Visita guidata al MaTer
ore 21:30 – Sa ‘e Matzotzo
Concerto Francesco Baccini Trio

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