Paolo SORRENTINO, le comparse
L'ultimo film del regista partenopeo è in preparazione a Napoli. La trama è top secret. Qualcuno cerca di "sbottonarsi" ma il rispetto per l'autore stesso garantiscono il naturale riserbo. Per Paolo SORRENTINO, le comparse non hanno dovuto sottoporsi ad estenuanti provini per essere scelte. Alcune sono state prese dalla vita normale di tutti i giorni.

Il cinema e Napoli
Il rapporto tra Napoli, cultura, poesia, musica, teatro e cinema nasce lontano nel tempo. La filosofia napoletana, i luoghi, gli scenari, il “cuore napoletano”, la vena umoristica la passione tipicamente partenopea, spingono verso l’arte naturale, immediata, scenica, reale, vissuta, essenza di tutti i giorni.
Solo nel teatro e nel cinema troviamo Oscar come Sophia LOREN, con una stella nella celebre “Hollywood Walk of Fame”, insieme ad altri personaggi di uguale calibro di fama mondiale come registi, attori di livello internazionale, anche creatori di pure opere d’arte e filoni nuovi del teatro, del cinema, della comicità. Si parla di nomi volutamente elencati in ordine sparso come il Principe Antonio De CURTIS (in arte Totò), Edoardo De ANGELIS, Paolo SORRENTINO, Eduardo De FILIPPO, Massimo TROISI, Sophia LOREN, Vittorio De SICA, Mario MARTONE e innumerevoli altri ancora. Anche nel campo delle altre arti, scienze, cultura ci sarebbe da fare ancora un elenco lunghissimo.

Il nuovo film
Il nuovo film dell’eclettico regista Paolo SORRENTINO è ambientato a Napoli. Poche le anticipazioni, sebbene la maggior parte possano sembrare scontate, nulla è certo o prevedibile con un regista, sceneggiatore e produttore cinematografico italiano del suo calibro.
Napoli si fa bella mentre il film in produzione gira le nuove scene tra il centro e le spiagge della città “partenopea”.
Non da meno, per Paolo SORRENTINO, le comparse NON sono state solo frutto di precisi casting ma anche rapida e veloce scelta di immagini d’anima. Catturate nei luoghi del futuro ruolo da ricoprire attraverso un fuggevole scatto da esaminare successivamente. Figure che già nella vita reale “interpretano” quel modo di comportarsi, vivere, essere, naturalmente perché è il loro ruolo della vita di tutti i giorni. Scatti che poi vagliati hanno dato il placet per diventare “comparse” di un film che veramente ha tutti gli ingredienti per diventare un altro capolavoro.

Paolo SORRENTINO, le comparse
Una comparsa, M. C. C. racconta la Sua esperienza.
“Avevo appena finito di seguire le lezioni del corso di laurea al quale sono iscritta ed insieme ad altri studenti sono uscita dall’ateneo per approfittare del momento di pausa e prendere un caffè”.
“Alcuni di noi sono stati fermati chiedendoci di fare qualche scatto per poter essere scelti come comparse nel film. Qualche risata, poi abbiamo acconsentito, senza immaginare lontanamente che saremmo poi stati contattati”.
“Dopo un po’ invece, molto professionalmente, mi hanno messaggiato e dato appuntamento, ora e giorno, in una antica struttura di Napoli in Piazza Carlo III. Anche lì velocità, professionalità e competenza. Prova costumi un giorno, quindi un’altra giornata con Trucco e Parrucco e poi in pullman per essere accompagnati sul set”.
Alla domanda se si è rivelata un’esperienza interessante la risposta è stata immediata:
“Si, certamente. Anzi sarei entusiasta di poter partecipare anche ad altri film”.

I genitori delle comparse
Questa iniziale proposta, tanta organizzazione, ha anche spaventato i familiari. Sembrava inusuale che il contatto telefonico fosse così veloce, preciso, diretto. Alcuni genitori hanno accompagnato i figli e confermano la situazione: né file estenuanti da sopportare né tantomeno un ambiente non accogliente. Sedia, acqua e caffè liberamente a disposizione di tutti i presenti e, soprattutto, una sensazione di potersi tranquillamente affidare.
Paolo SORRENTINO, le comparse, le ha “accarezzate” con il suo solito intelligente garbo artistico.
Segreta allora la trama e chi la conosce la tutela. I luoghi, tra il centro e le spiagge prospicienti dove sono state girate le scene, sempre in maniera riservata e professionale, sono state sottratte a Napoli giusto per il tempo necessario. Poche le lamentele della cittadinanza, sopraffatte dall’entusiasmo nei confronti dell’opera. Un regista giovane e moderno che sa trarre esperienza e conoscenza dai precedenti maestri riunendole con una visione etica, efficace ed efficiente, del presente.

Una lezione veramente da cui trarne insegnamento. In tutte le situazioni gli ingredienti principali del piacevolissimo connubio dello spirito napoletano tra calore partenopeo e profonda intelligenza : Professionalità, Empatia, Cuore, Arte, Amore.
Arturo CAMPANILE
Immagini consentite di repertorio
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