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Roma, Senato: si parla di cybersecurity

Nella Sala “Caduti di Nassirya” a Palazzo Madama si è svolto il convegno focalizzato su quelli che saranno gli scenari prossimi, nell'ambito della sicurezza digitale.

Roma ha veduto un’importante iniziativa di cui la Senatrice Mariastella Gelmini in collaborazione con l’Organismo Congressuale Forense, ne è stata la promotrice. Il fulcro dell’incontro istituzionale è stato l’evoluzione di quelle che debbono essere tutta una serie di procedure e iniziative riguardanti la Cybersecurity, Data Protection e Privacy. Ecco come il nostro Paese dovrà presto intraprendere nuove strade.

photo by @laurascarpellini

A Roma si affronta il tema della sicurezza digitale

L’incremento degli attacchi informatici e l’ampio spettro del rischio cyber stanno sempre più velocemente andando ad influenzare le abitudini degli italiani. Ormai risulta essere di vitale importanza andare a  promuovere una maggiore consapevolezza sulla cybersecurity.

Tale processo inevitabilmente vedrà il coinvolgimento anche dei  gruppi sociali più vulnerabili, al digital divide. In tutto ciò le istituzioni scendono in campo, andando ad evidenziare l’urgenza di mettere in atto tutte quelle procedure e le allerte, che purtroppo ad oggi vedono il nostro Paese procedere al rilento.

Tra gli intervenuti hanno presenziato il vicedirettore generale dell’Agenzia per la Cybersicurezza, Nunzia Ciardi, Presidente Cybersecurity Italy Foundation Stefano Mele, Consigliere Parlamentare Camera dei Deputati Davide de Lungo, del Professore Ordinario di Diritto Privato Università San Raffaele Prof.ssa Giovanna Capilli, del direttore di Wallife Marco Gabriele Proietti, Responsabile del Dipartimento Cybersecurity & Space Law dello studio Gianni & Origoni, Edwin Colella e dell’amministratore delegato di Teleco, Antonello Scano.

Questo importante approccio istituzionale mira a consolidare una resilienza digitale nazionale al fine di andare a preservare il benessere e la libertà sociale. Basti pensare che nel 2022 gli attacchi informatici alle infrastrutture sono più che raddoppiati rispetto all’anno precedente (+138%).

Dati risultanti da diverse indagini evidenziano inoltre che nel decennio 2012-2021, i reati informatici segnalati alle autorità  hanno avuto un’impressionante impennata (+155,2%), mentre il totale dei reati è diminuito (-25,4%). Le città come Milano e Roma registrano il maggior numero di reati informatici segnalati (rispettivamente 24.077 e 21.637), ma è Torino ad esser in testa quando si evidenzia il rapporto reati-popolazione (7,8 reati ogni mille abitanti).

Ormai gli esperti  non possono che andare a sottolineare con grande enfasi l’importanza di potenziare la difesa cibernetica, contestualmente all’attuazione di una valida formazione del personale, volta a  garantire libertà e benessere nel nostro Paese.

photo by @laurascarpellini

La Cybersecurity passa dalla scuola

Ciò che è stato a lungo sviscerato nel corso del convegno da parte di ogni autorevole relatore intervenuto al dibattito, è che l’Italia purtroppo pare essere tra le posizioni di coda tra i Paesi che stanno muovendosi fattivamente, verso una concreta protezione dei dati personali e non solo.

I nostri parametri informatici necessitano di protezione sia che si tratti di Aziende di alto livello che di PMI. In un’era di progressi velocissimi da parte dell’intelligenza artificiale, l’elemento umano rimane ancora cruciale. È fondamentale quindi andare a rafforzare la sicurezza informatica nazionale, educando i cittadini sui rischi digitali e coinvolgendo le aziende nella formazione.

È necessaria una nuova cultura digitale interessando nell’immediato il comparto istituzionale, le grandi realtà economiche e la pubblica amministrazione. Ad esserne coinvolto dovrà essere anche il sistema scolastico. Inutile andare a sottolineare quanto in tutto ciò anche il ruolo della famiglia possa rivelarsi essere fondamentale.

I giovanissimi fanno uso dei device senza averne le conoscenze adeguate, così come in merito alla sicurezza dei propri dati personali, e degli strumenti utilizzati. I presenti all’incontro hanno poi  posto l’attenzione su come la complessità dell’argomento trattato, vada a coinvolgere la vita di tutti, tutti i giorni.

Comunicare l’importanza della Cybersecurity è un modo efficace per contrastare gli attacchi informatici in aumento, offrendo competenze per proteggere cittadini e imprese dalle minacce online.

photo by @laurascarpellini

Sistema giuridico in evoluzione

Anche il sistema giuridico sta subendo una veloce evoluzione per meglio raffrontarsi con la sicurezza digitale. A seguito delle parole d’introduzione pronunciate dalla  Senatrice Mariastella Gelmini, componente della Commissione Affari Costituzionali unitamente al Segretario dell’Organismo Congressuale Forense Accursio Gallo, il moderatore Stefano Tedeschi, Membro dell’Ufficio di Coordinamento dell’Organismo Congressuale Forense, ha introdotto gli ospiti che hanno offerto tutti il loro interessante contributo all’evento.

E’ stato messo in evidenza quanto il nostro sistema giuridico sia ancora molto indietro nel poter  affrontare con modalità e figure professionali preparate, il tema della sicurezza digitale. Mentre negli Stati Uniti sono state identificate ben 50 figure professionali specifiche nell’ambito dell’avvocatura, in Italia ne possiamo riconoscere a malapena solo 10.

Quello che alcuni anni fa poteva sembrare un ambito legale ai limiti della fantascienza, oggi invece con il coinvolgimento delle Forze Armate chiamate a difendere la Sicurezza Nazionale in ambito tecnologico, risulta essere di importanza strategica.

La problematica legata ad una necessaria e aggiornata sicurezza in ambito digitale, è presente sicuramente in ambito globale. L’emergenza che siamo chiamati a dover affrontare non riguarda solo gli italiani, e per questo sono necessari urgenti e importanti investimenti nella formazione, ad opera del Governo.

Molto si è mosso ma tantissimo c’è da fare anche andando a formulare una nuova educazione digitale che partendo dai più giovani possa formare donne e uomini, pronti per una nuova era.

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