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Libro IO, LA CAMPANIA

Un’opera presentata a Procida Capitale della Cultura ad al Salone Internazionale del Libro di Torino. Libro IO, LA CAMPANIA discussa dall’autore Paolo ROMANO. Il luogo la Galleria IL CIGNO di Salerno

Un’opera presentata a Procida Capitale della Cultura ad al Salone Internazionale del Libro di Torino. Libro IO, LA CAMPANIA discussa dall’autore Paolo ROMANO. Il luogo la Galleria IL CIGNO di Salerno, Studio di interior design, Arte della tavola, vasi, gioielli in argento e regali. Realizzato attraverso il patrocinio della Fondazione Bartolomeo Gatto e del Presidente Davide GATTO. Il Presidente ha detto di essere stato affascinato dal libro ed in modo particolare dalla storia affettiva della Canzone Napoletana.

 

Libro IO, LA CAMPANIA

Già dalle prime parole dell’autore si coglie la passione che ha mosso la realizzazione che ha richiesto circa vent’anni di preparazione. Si parla di tutto all’interno di questo scrigno del sapere sulla Campania. Storia, Arte, Cultura, Usi e Costumi. Ma non solo. Anche e soprattutto di Musica, Cucina, Tradizioni, altro ancora e tutte con l’identica passione amorevole nella condivisione del messaggio. In modo partecipante, unico, denso di passione.
Già l’inizio mostra lo spessore culturale del libro IO, LA CAMPANIA.
“Proverò a raccontarmi, a mettermi a nudo, parlando di me come nessuna terra si è raccontata mai. Delle venti regioni d’Italia sono forse la più baciata dalla fortuna. Di molte mie località si dice che Dio, mentre creava il mondo, si sia lasciato andare ad un’eccezionale profusione estetica. Vi abbia colato oltre misura la bellezza con il suo divino mestolo, tanto che mi sorge il superbo sospetto che Dio sia Campano …”.

 

La Coppa di Nestore

Quando inizia a parlare delle origini dell’alfabeto, della presenza greca e dei Greci in occidente gli occhi di Paolo ROMANO si illuminano, desiderosi di trasmettere amore e conoscenza all’intero uditorio. Inizia a spiegare come e perché attraverso differenti traversie nell’Ottavo Secolo avanti Cristo i Greci sbarcano come primo contatto con l’occidente proprio ad Ischia, ancor prima che in Sicilia. A detta della storiografia la fondazione di Roma viene assegnata al 21 aprile 753 a.C. Nella migliore ipotesi all’epoca di questa seconda colonizzazione greca l’Urbe è ancora solo un villaggio di pastori. Da Ischia a Cuma per poi fondare La Magna Grecia, l’esplosione delle arti e della cultura. Ischia, NeaPolis, Poseidonia (Paestum) e poi Elea (Velia). L’ingresso dell’Alfabeto e della Filosofia attraverso anche la Scuola Eleatica. Anche la Coppa di Nestore con la scritta «Chi beve da questa coppa gusterà non soltanto del vino buono ma avrà voglia di fare l’Amore».

 

Paolo ROMANO

Non solo scrittore ma poliedrico autore. Libro IO, LA CAMPANIA, quindi scrittore, giornalista, docente di Italiano, Storia e Geografia. Importanti le sue realizzazioni di documentari culturali in India, Germania, Tunisia, Israele, Egitto e Giordania. Ha vinto il 60° Festival Internazionale del Cinema di Salerno con il filmato Sulle orme di Cristo in Terra Santa. Vasta collaborazione con la Rai e con vari quotidiani come Il Corriere di Salerno, Il Mattino, La Città e con il Quotidiano del Sud. Nel spettacolo è redattore dell’emittente televisiva TDS. Curatore di volumi come Mille quadri non dipinti, con prefazione di Erri De LUCA. Salerno in cartolina. La ricostruzione della memoria e A vent’anni dal terremoto. Negli Stati Uniti sulla rivista “Gradiva – International Journal of Italian Poetry” sono state pubblicate sul numero 45 le sue poesie tradotte. Curatore dei volumi La Storia di Salerno e La Storia del coronavirus a Salerno per Typimedia.

 

Franco CUTOLO

Presente anche un Napoletano DOC. Franco CUTOLO, padre di Giovambattista, giovanissimo cornista già di importanti orchestre sinfoniche, musicista talentuoso, ucciso da un adolescente nell’ultima notte d’agosto del 2023 a colpi di pistola. Franco rappresenta un importante personaggio della cultura partenopea legato dal classico amore/risentimento per Napoli e parla senza veli. Nasce negli anni Settanta e lavora nel mondo dello spettacolo, del cinema e del teatro, originario di Torre del Greco. Trasferitosi a Napoli nel 1987, innamorato già a 14 anni della bella città campana, studia al Liceo Artistico e all’Accademia di Belle Arti. “Napoli mi ha tolto un figlio, quindi più che mai sono orientato a parlare della Campania”. Già prima, nel 2021, ha ideato un progetto cinematografico dal titolo “Delitti e misteri della Magna Grecia” sviluppato in sette episodi in sette luoghi della Campania. Asserisce con Paolo ROMANO che la Campania è decisamente un luogo veramente straordinario da apprezzare.

Libro IO, LA CAMPANIA

La Campania è molto più apprezzata all’estero visto che proprio gli italiani sono i maggiori detrattori dell’Italia e di questa stupenda regione. A Napoli ed in Campania si canta dappertutto e riflette una cultura internazionale. Come la canzone “’O sole mio” scritta da Eduardo Di CAPUA in Ucraina, ad Odessa, lontano da Napoli, nostalgico, mentre immagina la sua donna ed il suo amore.
Pensiamoci su.

Arturo CAMPANILE

Immagini consentite e/o di repertorio, Libro IO, LA CAMPANIA

https://artcampanile.blogspot.com/
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Così è (se vi pare) O. T. di L. P.

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