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Giornata mondiale dell’ambiente, in quanti davvero lo rispettano?

Domenica 5 giugno, oltre ad essere la prima domenica del sesto mese dell’anno, è anche la giornata mondiale dell’ambiente. Ambiente: un contesto, un tema sempre attuale. Sempre odierno, che afferisce alla nostra quotidianità, a ciò che noi compiamo e che sovente trascuriamo.

Diverse sono le iniziative che arrivano da chi non te l’aspetti: bambini e ragazzi, i quali insegnano agli adulti cosa significhi rispettare l’ambiente. Il mondo circostante che noi respiriamo e che noi medesimi inquiniamo anche con gesti che a noi sembrano piccolezze. Invece è proprio quello da rimarcare.

Esemplificando concretamente di cui argomentiamo: lanciare carte dal balcone, dal finestrino dell’auto o i mozziconi di sigarette non depositate negli appositi posaceneri; invece, si lanciano dal balcone o dalla finestra di casa. Ignorando dove finiscono, con quell’egoismo stucchevole da irritare chiunque.

Perciò non è molto attendibile sentire da tutti parlare di ambiente, c’è sempre quel ciarlatano che si cela dietro alla massa. È il primo che trascura l’ambiente, paradossalmente parlando. Qualche scuola ha chiuso l’annata 2021/22 con iniziative a favore dell’ambiente, con i bambini e i ragazzi protagonisti.

Ecco se queste idee non fossero isolate, ma che diventino consuetudine – specialmente nei contesti educativi come la scuola – sarebbe un bene per tutti. La scuola deve essere anche questo, non solo studiare italiano, storia, matematica o geografia. Per carità nulla contro, ma anche altro occorre.

Occorre che s’insegni cosa siano educare e rispettare. Non tutto ovviamente dipende dalla scuola, ruolo centrale ce l’ha anche la famiglia. Come si cresce, così si diventa. Se in famiglia trapela l’incuria, il bambino o il ragazzo crescerà così. Se invece ci sono educazione e igiene, il bambino lo assorbe eccome.

Un discorso lungo e accurato per arrivare al nocciolo della questione, il quale è stato menzionato anche in altre circostanze: il nemico dell’ambiente è l’uomo. Una mina vagante di cui preoccuparsi sempre, senza fidarsi mai. Fin quando la mentalità è quella attuale, non ne beneficerà mai l’ambiente.

Sarà sempre ostaggio dell’uomo; il suo egoismo è così profondo che forse non c’è scampo per l’ambiente. Rispettiamo l’ambiente sempre, non solo domenica 5 giugno 2022. Non facciamo che da lunedì 6 giugno torniamo a come eravamo fino a sabato 4 giugno: menefreghisti. Perché il viatico è quello.

Alfonso Infantino

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