- 3.500.000 euro a Conseed e Seed
- 1.000.000 euro a Zeta Group
- 280.000 euro a New Working
- 100.000 euro a Run e Sofir
Il tutto è stato scoperto solo grazie alle numerose segnalazioni di consumatori e di associazioni di consumatori. Nel messaggio venivano fornite indicazioni errate sulla data di cessazione del mercato tutelato, cioè del regime di maggior tutela del prezzo nel settore dell’energia per i clienti finali di piccole dimensioni. Il termine, attualmente previsto al 10 gennaio 2024, era indicato dagli operatori come imminente o, comunque, di gran lunga anticipato rispetto alla data di cessazione effettiva.
Si tratta di una pratica commerciale altamente scorretta in quanto, come dichiarato dall’l’Autorità, la condotta è risultata aggressiva a causa delle ripetute telefonate che diffondevano il messaggio preregistrato, anche dirette ai moltissimi consumatori che non avevano fornito un interesse o un consenso ad essere contattati per finalità di marketing.
Enel ha svolto la suddetta attività di vendita e di marketing avvalendosi di subagenzie e di singoli agenti che disponevano lunghe liste di clienti appartenenti al mercato tutelato utilizzando la procedura di cold calling. L’Autorità Antitrust ha ritenuto che tali condotte rispecchiano una pratica commerciale scorretta in quanto sono ritenute idonee a falsare il comportamento economico del consumatore in relazione, peraltro, ad un servizio di interesse primario, quale quello della fornitura dei servizi di energia.
Enel, rispetto alle altre agenzie di marketing coinvolte, ha ricevuto una multa da 3,5 milioni di euro per la sua responsabilità nella mancata implementazione di un efficace sistema di controllo sulle modalità con cui le agenzie partner contattarono la clientela e acquisivano nuovi contratti sul mercato libero dell’energia, mediante comportamenti ingannevoli e aggressivi.
La replica da parte di Enel Energia non si è fatta attendere. La compagnia replica così:
Dall’inizio dell’anno l’Autorità Antitrust è intervenuta in almeno altre 5 occasioni che hanno minacciato l’equilibrio di un mercato della concorrenza e dei consumatori che si interfacciano alle utenze e, più in generale, al settore energetico. Nella maggior parte dei casi le varie compagnie hanno intrapreso delle pratiche scorrette e fuorvianti sempre nei confronti degli utenti.