Conferenza Stampa: “Fabiola GIANOTTI”
Oggi una conferenza stampa sul documentario di RAI 3 che andrà in onda Venerdì 3 Febbraio alle 15:30: “Alle origini del nostro futuro”. Fabiola GIANOTTI tratterà del Bosone di Higgs, del CERN, della Scienza.

Stamattina Mercoledì Primo Febbraio 2023, alle 12:30 esatte (gli scienziati DEVONO essere precisi) si è tenuta la Conferenza Stampa: “Fabiola GIANOTTI” della RAI, appunto sulla scienziata Fabiola GIANOTTI. Si è parlato di vari temi che riconducevano al documentario che andrà in onda Venerdì 3 Febbraio 2023 su RAI 3 alle ore 15:20: “Fabiola GIANOTTI – Alle origini del nostro futuro”. Hanno partecipato Marinella SOLDI dal 2021 Presidente della Rai; Fabrizio ZAPPI Direttore della Direzione Documentari; l’attrice Veronica PIVETTI e chiaramente la Direttrice del CERN Fabiola GIANOTTI.

Conferenza Stampa: “Fabiola GIANOTTI”
Ognuno dei partecipanti ha acceso fuochi culturali interessanti. Il Presidente RAI ha messo l’accento su come questo documentario vada oltre e rappresenti una storia vera ed umana. Un successo contemporaneo frutto di reale meritocrazia e di un lavoro di squadra. Fabrizio ZAPPI direttore di RAI Documentari ha posto il focus sul fatto che si tratti di un racconto narrativo con sottesa una trama tra ricerca e scoperta. Pone l’attenzione al centro del connubio tra Umano e Scienza nel CERN di Ginevra. Ha inoltre ribadito che questo lavoro di squadra si è verificato anche per coloro che hanno realizzato il documentario.
Veronica PIVETTI

Veronica PIVETTI nella Conferenza Stampa: “Fabiola GIANOTTI” ha rivelato notizie inedite: in tenera età (Veronica 6 anni e Fabiola 8) si sono spesso incontrate per il lavoro che entrambe facevano: le doppiatrici. Questo era un geloso segreto conservato dalla scienziata. Entrambe hanno continuato ad alimentare questa amicizia anche con telefonate e messaggi. L’attrice ha definito la scienziata in tenera età come “una bimba molto sveglia di grande talento.
Fabiola GIANOTTI

Fabiola GIANOTTI è una fisica italiana e dal gennaio 2016 è diventata Direttrice generale del CERN di Ginevra. Ha definito l’appuntamento di venerdì come un documentario che attira i giovani. Ha affermato molte cose interessanti. Fra l’altro è stata citata le sua frase: “La trasformazione delle imprese impossibili in possibili imprese”. È stato chiesto quando si capisce di aver fatto la differenza. La risposta è stata che dopo i primi naturali dubbi sul progetto ATLAS alla scoperta del Bosone di HIGGS, frutto del lavoro di tutti al CERN, si diventa coscienti che nell’evoluzione dell’Universo, di cui si conosce solo il 5%., si è fatto qualcosa di bello e di grande in merito al Sapere stesso dell’Umanità. Qualcosa di Grande e Nobile. Secondo la Direttrice del CERN le Università Italiane formano e sfornano di continuo veri talenti, senza ombra di dubbio, di primissimo piano. In questo discorso ha riportato alla memoria la grandezza dei Ragazzi di Panisperna.

I Ragazzi di PANISPERNA
Nel 1926 venne istituita la prima cattedra italiana di fisica teorica grazie all’interessamento del Ministro, il Fisico Orso Mario CORBINO, già senatore e direttore dell’Istituto di Fisica di Roma in via Panisperna al n. 90. Riconobbe infatti in Enrico FERMI le notevoli qualità e si adoperò perché fosse istituita proprio per lui questa cattedra universitaria. Il gruppo era composto da Enrico FERMI, Edoardo AMALDI, Franco RASETTI ed Emilio SEGRÈ. Successivamente nel 1934 si aggiunsero il fisico Bruno PONTECORVO e il chimico Oscar D’AGOSTINO. In campo teorico, si distingueva la figura di un altro fisico, Ettore MAJORANA. I lavori di MAJORANA e di FERMI furono importantissimi per comprendere la struttura del nucleo atomico e le forze che vi agiscono. FERMI tra il 1933 e il 1934 pubblicò la fondamentale teoria del decadimento beta.
Il Nobel per la Fisica a Enrico FERMI
Il 10 Dicembre 1938 Enrico FERMI riceve il Nobel per la Fisica per «l’identificazione dei nuovi elementi radioattivi prodotti dal bombardamento di neutroni e per la scoperta, in relazione a questo studio, delle reazioni nucleari causate dai neutroni lenti». In patria è osteggiato perché non solo ha indossato il frac, e non la divisa del regime, ma anche perché ha offerto la stretta di mano e non il saluto romano. Ma FERMI, avendo la moglie con origini ebree, dopo le leggi razziali, ha già deciso di lasciare l’Italia per andare negli Stati Uniti.
RAI 2 e “I ragazzi di via Panisperna”
Nel 1990 è andata in onda su RAI 2 una mini serie di Gianni AMELIO in due puntate su “I ragazzi di via Panisperna”. Tra le vite che si intrecciano ed il filone del rapporto tra FERMI e MAJORANA, si pone la misteriosa scomparsa di quest’ultimo e la pressione del regime che decretò profondamente e negativamente le sorti di questo gruppo di geni della ricerca scientifica. Anche MAJORANA da un giorno all’altro scomparve poi nel nulla. Ma questa è un’altra storia.
Può essere utile nel Nostro Paese risvegliare validi sentimenti di amore verso la scienza per far rivivere il miracolo dei “Ragazzi di via Panisperna”: Edoardo Amaldi, Oscar D’Agostino, Franco Rasetti, Emilio Segrè, Bruno PONTECORVO, Oscar D’AGOSTINO, Enrico Fermi, Ettore MAIORANA.
Un momento “Unico” seppur Ripetibile.
Arturo CAMPANILE

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