
Quante volte ci raccontiamo che è meglio risparmiare, ne guadagna l’ambiente e ci sarebbe meno inquinamento nell’aria e in giro. E’ un discorso che ci portiamo indietro quasi da sempre forse, invece indirettamente ci comportiamo il contrario o spesso degeneriamo senza neanche farlo apposta. Non sempre c’è malizia, come sovente può sembrare, c’è forse peggio: superficialità. Ecco quest’ultima è il nemico che ci accompagna un po’ dappertutto, è con noi ogni giorno. In quante situazioni lasciamo l’acqua del rubinetto di casa aperta, sprecando acqua inutilmente, quando potremmo chiudere il rubinetto? Anche agire così significa danneggiare l’ambiente.
Piano a induzione sostituirà quello con la cottura a gas?
Secondo quanto trapela dalla Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima), se emulassimo ciò che dallo Stato di New York fomentano dal 2026 in poi, diremmo addio ai fornelli a gas per rimpiazzarli con un piano a induzione. Ciò determinerebbe maggiore efficienza a livello di consumo ambientale, ma contestualmente per un italiano medio costerebbe di più. Con un piano a induzione preparare una qualsiasi pietanza impiegherebbe meno tempo con un piano a cottura a gas, come solitamente siamo abituati a usare. Il tutto consentirebbe di consumare meno anidride carbonica. L’Italia come si comporterà in proposito? Ratificherà il piano a induzione?
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