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Campi Flegrei attività vulcanica

Il terremoto nel Marocco, Africa del Nord molto vicina a noi, è dovuto ad un’attività tellurica riconducibile soprattutto al movimento delle Placche Tettoniche. In Campania ci sono seri problemi legati all’attività vulcanica. Sembra che il terremoto in Marocco non sia direttamente correlato a questo contesto sebbene da noi la situazione stia diventando preoccupante. Nella zona a Nord-Ovest di Napoli dei Campi Flegrei almeno tre scosse telluriche hanno superato i tre gradi della Scala Richter ed il livello di allerta è passato da verde (normale) a giallo.

Campi Flegrei attività vulcanica
Campi Flegrei attività vulcanica

Origine del nome

Campi Flegrei (dal greco antico φλέγω, phlégō, “brucio”) rappresenta una vasta area situata nel golfo di Pozzuoli, a Nord-Ovest del golfo della città di Napoli. Già dall’antichità l’area era ben nota per la sua possente attività vulcanica. In pratica un antico supervulcano. La zona dell’area flegrea comprende in particolare i comuni di Napoli, Pozzuoli, Quarto, Giugliano, Bacoli e Monte di Procida.
Geologicamente l’area è costituita da una grande caldera in stato di attività, del diametro di Km 15×18, i cui limiti sono dati dalla collina di Posillipo e dalla collina dei Camaldoli. All’interno di questa zona si trovano almeno ventiquattro numerosi crateri e piccoli edifici vulcanici ed alcuni dei quali presentano manifestazioni gassose effusive (area della Solfatara) o idrotermali (ad Agnano, Pozzuoli, Lucrino), nonché causa del fenomeno del bradisismo molto riconoscibile nel passato nel Macellum di Pozzuoli per la sua entità inoltre presenti nella zona numerosi laghi di origine vulcanica.

Campi Flegrei attività vulcanica

Settembre ha registrato una scossa pari a 3.8 gradi della Scala Richter e precisamente alle 19:45 del 07/09/2023 la più intensa degli ultimi 40 anni. Ad agosto 2023 si sono contati più di mille terremoti, dal 2005 il mese con più scosse. Tutto questo emerge dalla lettura del bollettino mensile di sorveglianza dei Campi Flegrei dell’INGV.
La zona dei Campi Flegrei situata a Nord-Ovest della città di Napoli è una ampia area di origine vulcanica. Non un vulcano dalla forma di cono troncato ma una struttura singolare: una caldera (vasta depressione) ampia di circa Km 12 per 15. Ci troviamo quindi di fronte ai Campi Flegrei considerati uno dei supervulcani (o grande caldera) tra i più pericolosi al mondo, famoso per il periodico innalzamento e abbassamento del livello del terreno denominato fenomeno del bradisismo. Costantemente monitorato dal INGV il rischio di un’imminente eruzione dei Campi Flegrei resta impossibile da prevedere.

Campi Flegrei attività vulcanica
Campi Flegrei attività vulcanica

Il Vesuvio

L’INGV ha considerato nella fattispecie tre livelli di allerta pericolosità (Verde, normale): Giallo; Arancione; Rosso. Ultimamente si è passati al livello di allerta giallo. I successivi dovrebbero presentare segnali indicatori, anche se non necessariamente. Una delle teorie accreditate considera molto probabile che sia presente una comunicazione tra l’area flegrea ed il Vesuvio rendendo lo scenario ancora più preoccupante.
L’alta densità abitativa, le vie di comunicazione anguste e ridotte, la presenza del mare che fa temere un possibile Tsunami, aumentano il grado di preoccupazione e pericolosità.
Durante l’ultima scossa alcune televisioni stavano trasmettendo in diretta ed è stato colto il momento di professionalità dei conduttori che hanno evidenziato il movimento tellurico. Ciò nonostante le TV Nazionali hanno passato la notizia come mero evento accaduto senza una sufficiente esplicazione della gravità della situazione. In questo modo, nascondendo la testa per non vedere, sembra qualcosa di simile agli struzzi. Forse sarebbe meglio approfondire.

Campi Flegrei attività vulcanica
Campi Flegrei attività vulcanica

Studiosi anglosassoni teorizzano un collegamento fra i vari siti vulcanici compreso il Vesuvio ipotizzando una tremenda eruzione di proporzioni megalitiche. Altri pensano anche ad una connessione con l’enorme vulcano sottomarino Marsili (70 Km di lunghezza per 30 Km, il vulcano più esteso d’Europa). Il suo enorme cratere attivo si trova sotto il mare, a circa 500 metri di profondità, vicino all’arco insulare eoliano.
Fortunatamente non è certo Se e Quando tutto ciò accadrà.

Arturo CAMPANILE

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Arturo Campanile

Così è (se vi pare) O. T. di L. P.

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